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Immagine del redattoreMarwa Elkhayal

Il Patto del Profeta Muhammad con i Monaci di Santa Caterina del Sinai




EGITTO-Il "Patto del Profeta Muhammad ai Monaci di Santa Caterina" è un documento di grande rilevanza storica che testimonia l'impegno del profeta Maometto nel garantire la protezione e i diritti dei cristiani. Questa lettera, inviata al Monastero del Monte Sinai, rappresenta un simbolo di tolleranza e convivenza tra le diverse fedi nell'epoca medievale.


Secondo quanto riportato nel documento, Maometto si impegnò a proteggere i cristiani, a salvaguardare i loro diritti religiosi e a garantire la sicurezza dei loro luoghi di culto. Fu espressamente vietato costringere i cristiani a rinunciare alla loro fede oppure a subire danni. Questo patto non solo promuoveva un clima di rispetto reciproco, ma stabiliva anche un precedente importante per le relazioni tra musulmani e cristiani.


Attualmente, diverse copie storiche certificate di questo patto sono esposte nella biblioteca del Monastero di Santa Caterina. Alcuni di questi documenti sono stati autenticati da giudici musulmani, che ne hanno confermato l'integrità e l'importanza storica. I monaci del monastero sostengono che, durante la conquista ottomana dell'Egitto avvenuta tra il 1516 e il 1517, il documento originale fu sequestrato dai soldati ottomani e trasferito al palazzo del sultano Selim I a Istanbul per essere custodito. In seguito, fu creata una copia per compensare la perdita all'interno del monastero, suggerendo che il valore del patto fosse riconosciuto anche dai nuovi governanti.


La tradizione di tolleranza nei confronti del monastero è ben documentata anche nei registri governativi emessi al Cairo durante il periodo di dominazione ottomana (1517-1798). Ogni anno, il Pascià d'Egitto ribadiva la protezione del monastero, sottolineando l'importanza di questo luogo di culto per la comunità cristiana.


Negli anni successivi, il patto ha continuato a suscitare interesse. Nel 1916, Naoum Choucair pubblicò il testo arabo del documento nel suo libro "The Ancient and Modern History of Sinai". Successivamente, nel 1918, il testo arabo e la sua traduzione tedesca furono pubblicati in "Beiträge zur Geschichte des Sinai-Klosters" di Bernhard Moritz. Un'altra importante pubblicazione è stata quella nel 1630 da parte di Gabriele di Sion, che raccolse il "Libro dei Testamenti e degli Accordi tra Maometto e i seguaci del Cristianesimo", rappresentando un’alleanza storica tra il profeta e i cristiani.


Le origini e il significato del patto sono stati ben documentati anche da vari viaggiatori europei che visitarono il monastero, tra cui gli autori francesi come Griffin Avaggart e Jean de Tiffeneau, oltre al vescovo inglese Richard Peacock, il quale fornì una traduzione in inglese del testo.


Il "Patto del Profeta Muhammad con i Monaci di Santa Caterina del Sinai" non rappresenta solo un accordo religiosamente significativo, ma testimonia anche una visione di armonia e rispetto tra le fedi, che vale la pena ricordare nel contesto dei tempi attuali.

Chiara Cavalieri

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