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Immagine del redattorePatrizia Boi

Il  Libano tra guerra e pace, il primo giorno del cessate il fuoco. L'Iran accoglie con favore la fine dell'aggressione israeliana

Il consiglio dei ministri libanese


Assadakah News - È ' entrato in vigore alle 3 del mattino ora italiana in Libano il cessate il fuoco nella guerra tra Israele e il movimento di Hezbollah, guerra che i libanesi avevano iniziato a odiare dopo oltre un anno di scontri che hanno provocato migliaia di morti. Sia il governo israeliano che quello libanese hanno accettato di cessare questa assurda violenza. 

La tregua dovrebbe porre fine a una guerra che ha costretto allo sfollamento di decine di migliaia di persone in Israele e di un milione e mezzo dei libanesi.


Poco dopo l'inizio del cessate il fuoco, attraverso il portavoce Avichay Adraee l'esercito israeliano ha invitato gli abitanti del Libano meridionale a non avvicinarsi alle postazioni militari e allo stesso modo l'esercito libanese ha chiesto alla popolazione locale «di aspettare prima di ritornare nei villaggi e nelle città  in prima linea in attesa del ritiro israeliano» e che «sta adottando le misure necessarie per completare il suo dispiegamento nel sud».


Il conflitto è iniziato con gli attacchi transfrontalieri di Hezbollah a sostegno dell'alleato palestinese Hamas, dopo l'attacco in territorio israeliano del 7 ottobre 2023.


Benjamin Netanyahu ha affermato che con la tregua le forze israeliane potranno concentrarsi sulle tensioni con l'Iran e sulla guerra nella Striscia di Gaza.


Il primo ministro israeliano ha parlato al telefono con il presidente americano Joe Biden e lo ha ringraziato per "il suo coinvolgimento" nel raggiungimento dell'accordo.


Questo cessate il fuoco rappresenta un "passo fondamentale" per la stabilità  regionale, ha affermato il primo ministro libanese Nayib Mikati.


L'Iran ha celebrato la "fine dell'aggressione israeliana" contro il Libano, ha detto il portavoce diplomatico Esmail Baqai e da parte sua un funzionario di Hamas ha detto l’agenzia di stampa Afp che anche il gruppo palestinese è  "disposto" a una tregua a Gaza che includa un "accordo serio per lo scambio di prigionieri".


La durata del cessate il fuoco, ha detto Netanyahu, dipenderà  "da ciò  che accadrà  in Libano" e Israele manterrà , "in pieno accordo con gli Stati Uniti, totale libertà  d'azione" nel Paese.

«Se Hezbollah viola l'accordo e cerca di riarmarsi, attaccheremo», ha sottolineato.


Miqati con il Capo Maggiore dell'esercito Libanese Aoun


La tregua è arrivata dopo una giornata di intensi bombardamenti israeliani nel centro di Beirut, costati la vita ad almeno 10 persone, secondo le autorità  libanesi.

La tregua "proteggerà " Israele dalla "minaccia" di Hezbollah  hanno affermato in una dichiarazione congiunta Biden e il presidente francese Emmanuel Macron, che ha negoziato la tregua insieme con gli Stati Uniti. Entrambi i paesi «lavoreranno insieme a Israele e Libano per garantire il pieno rispetto di questo accordo», hanno aggiunto.


L'intesa prevede una tregua di 60 giorni durante la quale Hezbollah e l'esercito israeliano si devono ritirare dal Libano meridionale in modo che le truppe libanesi possano essere schierate nell'area.


Il piano prevede anche la creazione di un comitato internazionale per supervisionarne l'applicazione e gli Stati Uniti avrebbero promesso di sostenere le azioni militari israeliane in caso di atti ostili da parte di Hezbollah.


La mediazione si basa sulla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ha posto fine alla precedente guerra tra Israele e Hezbollah nel 2006 e che stabilisce che solo l'esercito libanese e le forze di pace possono essere schierati sul confine meridionale del Libano. Ma il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, di estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha definito l'accordo un "errore storico".


L'Iran accoglie con favore la fine dell'aggressione israeliana in Libano in seguito all'inizio di un cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti tra Israele e il gruppo Hezbollah sostenuto dall'Iran. "Accogliendo con favore la notizia" della fine dell'"aggressione contro il Libano", il portavoce del ministero degli esteri iraniano Esmaeil Baghaei sottolinea il «fermo sostegno dell'Iran al governo, alla nazione e alla resistenza libanesi».


Intanto l'esercito libanese afferma che si sta preparando a inviare truppe nel sud del paese mentre i soldati israeliani si ritirano oltre il confine, chiedendo ai residenti di evitare di entrare nei villaggi in cui potrebbero essere ancora presenti israeliani. I residenti sfollati del Libano meridionale sono tornati in massa nella zona del sud. Nella città costiera di Tiro, auto e motociclette trasportano giubilanti libanesi costretti ad abbandonare la città a causa dei combattimenti durati mesi.


«È un imperativo per la comunità internazionale fare pressioni su Israele affinché rispetti a pieno il cessate il fuoco e garantisca indennizzi per i danni che ha provocato in Libano». È quanto si legge in una nota del ministero della Difesa turco dopo l'entrata in vigore della tregua tra gli Hezbollah libanesi e Israele, che Ankara auspica sia "duratura".


La Turchia si dice pronta ad assicurare il suo sostegno per "una pace interna in Libano" e sollecita un "cessate il fuoco globale e duraturo, al più presto", per la Striscia di Gaza in modo da "garantire la pace e la stabilità nella regione". «Israele deve porre fine alle sue politiche aggressive", conclude la nota diffusa attraverso il social network X.

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