Elisa Gestri - Mercoledì 4 agosto, primo anniversario della tragica esplosione al porto di Beirut del 4 agosto 2020, in tutto il Libano è stata proclamata giornata di lutto nazionale, con chiusura totale degli uffici pubblici. Varie iniziative sono in programma lungo tutta la giornata, promosse dalle istituzioni e dalla società civile, vera protagonista della difficile ricostruzione del Paese nel primo, faticoso anno post esplosione.
Si comincia la mattina alle 11 con una Messa presieduta dal Metropolita Ortodosso Elias Audi, in memoria delle vittime decedute al St. George's University Hospital, l’ospedale più vicino al porto dove furono trasportati i primi feriti.
Alle 12 i parenti delle oltre 200 vittime dell’esplosione si raduneranno in un sit-in davanti al Palazzo di Giustizia di Beirut, volgendo poi in marcia verso il porto dove si ricongiungeranno con altri cortei, provenienti da diverse parti di Beirut, alla Statua dell’Emigrante.
Attorno alla Statua alle 5 e 15 sono previste letture dal Corano, mentre alle 18 e 07, ora esatta dell’esplosione, si osserverà un minuto di silenzio in onore delle vittime; di seguito ne saranno ricordati i nomi al suono delle campane delle chiese e del Takbeer dalle moschee. Alla stessa ora il Patriarca Maronita Mar Bechara Boutros Al-Rahi presiederà una Messa al Porto, cui sono state invitate tutte le confessioni religiose e i familiari delle vittime.
Numerose iniziative in ricordo delle vittime ed in solidarietà con il Libano sono inoltre previste in tutto il mondo, in collaborazione con i Consolati e le Ambasciate libanesi. Ci saranno celebrazioni, fiaccolate e manifestazioni in più di 20 città, da New York a Londra, da Los Angeles a Bruxelles, Boston, Parigi, Praga, Berlino, dall’Australia al Canada.
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