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Immagine del redattoreLetizia Leonardi

Il leader Barghouti incontra i rappresentanti del Parlamento italiano


Assadakah News - Il politico palestinese Mustafa Barghouti, deputato di lunga data e mediatore tra Hamas e Fatah, visto come il più probabile successore di Mahmoud Abbas come presidente dell’Autorità Palestinese, ha incontrato rappresentanti del Parlamento italiano dei partiti di opposizione e li ha invitati a imporre sanzioni a Israele.

Mustafa Barghoutii, Segretario Generale del Movimento di Iniziativa Nazionale Palestinese, ha chiesto ai politici di Roma di esercitare pressioni con tutti i mezzi per fermare l'aggressione in corso e il genocidio sulla Striscia di Gaza.

Barghouti ha partecipato a un simposio politico tenutosi nella città di Roma con la partecipazione del sindaco di Roma, di un gran numero di politici ed ex diplomatici e di numerosi relatori in cui ha spiegato i pericoli del genocidio, della politica di repressione e di pulizia etnica, di annessione e di giudaizzazione praticata dalle narrazioni e rivendicazioni del governo israeliano e ha chiesto l’imposizione di sanzioni e il boicottaggio del governo di Israele.

A seguito di questa visita, i partiti italiani dell'opposizione hanno presentato al Parlamento italiano un progetto di risoluzione per il riconoscimento dello Stato palestinese.

Barghouti ha negato categoricamente la sua partecipazione a qualsiasi incontro israelo-palestinese, come sostenuto da alcuni partiti prevenuti che cercano di distorcere gli sforzi che sta compiendo a livello internazionale per sostenere la causa palestinese. Barghouti ha spiegato che, dalla fondazione dello Stato israeliano nel 1948, sono stati uccisi oltre 150.000 palestinesi di cui 42.000 solo a Gaza.

“Ora non siamo soggetti solo al genocidio ha dichiarato il politico palestinese - non solo alla punizione collettiva, e non solo ad atti di pulizia etnica, siamo soggetti al fascismo. Ecco perché affermo che non saremo in grado di avere la vera libertà e la vera pace senza il completo smantellamento del sistema coloniale in Palestina. Anche prima di questa guerra, eravamo e siamo esattamente nella stessa situazione in cui si trovava il Sud Africa negli anni ’80”.

Ha spiegato che a quel tempo nessuno poteva pensare che la situazione sarebbe precipitata così in fretta.

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