ANN - Letizia Leonardi - Le crescenti tensioni tra l'Armenia e l'Azerbaijan sono arrivate sul tavolo del Gruppo di Minsk dell'Osce. I copresidenti, Igor Popov della Federazione Russa, Stephane Visconti della Francia e Andrew Schofer degli Stati Uniti, si sono espressi oggi sulla questione della cattura dei sei militari armeni nella zona del lago Sevan e la critica situazione lungo il confine tra i due Paesi.
Nei giorni scorsi, a Ginevra, si sono infatti tenute delle consultazioni con il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi con la presenza del Rappresentante personale del Presidente in carica dell’OSCE Andrzej Kasprzyk. Preso atto del gravissimo gesto dell'Azerbaijan in territorio armeno, i copresidenti chiedono il rilascio di tutti i prigionieri di guerra, ribadiscono l’obbligo di trattare i detenuti senza violare le regole del diritto umanitario internazionale, la revoca di tutte le restrizioni all’accesso umanitario al Nagorno-Karabakh e invitano le parti a osservare gli impegni assunti con la firma della dichiarazione di cessate il fuoco del 9 novembre scorso.
Tutti i copresidenti hanno espresso preoccupazione per le continue violazioni che si verificano in modo sempre più di frequente al confine tra l'Armenia e l'Azerbaijan. Il Gruppo di Minsk chiede inoltre il trasferimento immediato delle truppe, per ridurre l’escalation della situazione e si è reso disponibile ad avviare e facilitare i negoziati per stabilire con precisione i confini che risultano ancora non definiti.
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