Chiara Cavalieri (Assadakah News) - Il Consiglio Nazionale per le Donne sta creando l'Egyptian Women's Museum all'interno del National Museum of Egyptian Civilization di Fustat.
Con una superficie di 3000 metri quadrati, il museo metterà in mostra l'eredità, la storia e i successi delle donne egiziane dall'antichità a oggi.
L'ex presidente del Consiglio Nazionale delle Donne, Maya Morsi, ora Ministro per le Politiche Sociali, ha recentemente affermato che l'attuale "età d'oro delle donne" in Egitto, guidata dal Presidente Abdel Fattah El Sisi, avrebbe portato alla creazione di un museo dedicato al patrimonio femminile. Questo museo ha l'importante compito di documentare l'eredità e la storia delle donne egiziane, evidenziando le loro conquiste e i progressi raggiunti fino ad oggi.
Morsi ha sottolineato che "la determinazione politica nel credere pienamente nei diritti delle donne" è un elemento fondamentale che sostiene questa iniziativa. Gli sforzi per realizzare questo museo si concentrano sulla collaborazione con tutti gli organismi interessati all'interno dello Stato, per garantire che l'eredità delle donne egiziane venga adeguatamente celebrata e preservata.
"La civiltà egizia è una civiltà di Regine e una civiltà di Potere", ha affermato Morsi, evidenziando l'importanza di riconoscere il ruolo cruciale delle donne nel corso della storia egiziana. Attraverso questo museo, si intende non solo celebrare i successi delle donne, ma anche educare le future generazioni sull'importanza del loro contributo alla società.
La creazione di un museo dedicato al patrimonio femminile rappresenta un passo significativo verso la valorizzazione del ruolo delle donne nella storia egiziana e un riconoscimento dei loro diritti e delle loro conquiste. Con il sostegno del governo e la collaborazione di vari enti, questa iniziativa è diventata una realtà, offrendo un importante tributo alle donne egiziane e alla loro inestimabile eredità.
Le Donne nell'Egitto del Presidente Abdel Fattah El Sisi - Un Passo Avanti verso l'Uguaglianza
Per la prima volta nella storia dell'Egitto, nel 2014 sei donne hanno occupato ruoli da ministro all'interno dello stesso governo, rappresentando il 17,6% del Consiglio dei Ministri. Questa significativa innovazione è un chiaro segnale della volontà di inclusione e progresso del governo del Presidente Abdel Fattah El Sisi.
1. Sahar Nasr, Ministra degli Investimenti e della Cooperazione Internazionale;
2. Ghada Wali, Ministra della Solidarietà Sociale;
3. Hala El-Said, Ministra della Pianificazione;
4. Nabila Makram, Ministra dell'Immigrazione;
5. Rania El-Mashat, Ministra del Turismo;
6. Inas Abdel Dayem, Ministra della Cultura.
Questa composizione del governo non è solo un simbolo di progresso, ma riflette anche il cambiamento culturale in corso nel paese. Le donne egiziane oggi ricoprono ruoli di grande responsabilità e si distinguono in vari settori. Ci sono donne che capitanano navi, piloti di aerei, atlete che partecipano alle Olimpiadi e persino astronaute. Inoltre, il panorama politico è arricchito da donne sindaci, giudici, poliziotte e cantanti liriche.
Un esempio emblematico è rappresentato dalla Dott.ssa Jaqueline Azer, che è stata nominata governatrice di Beheira. Medico di professione e di fede copta, Azer ha ricevuto la sua nomina il 3 luglio 2024, in occasione della formazione del nuovo governo. L'ex ministro dell'Immigrazione e degli Espatriati all'estero, Soha Gendy, anch'essa di fede copta, ha collaborato con il Ministro italiano dell'Interno, Matteo Piantedosi, dimostrando l'importanza della cooperazione internazionale.
Un altro esempio di progresso è dato da Manal Awad Mikhail, la prima donna copta a diventare governatore nella storia dell'Egitto, nominata con il supporto del Presidente Sisi ex governatore a Damietta e ora Ministro per le Infrastrutture. Inoltre, in passato, un funzionario cristiano copto ha ricoperto la carica di vice-governatore della provincia di Giza.
In un contesto di crescente apertura, si segnala anche la prima bodyguard donna del paese, Hind Wajih, che ha iniziato a praticare arti marziali all'età di dieci anni e ha espresso il sogno di proteggere il Presidente Sisi.
È importante notare che i diritti dei copti sono garantiti dalla Costituzione del 2014 e da diversi decreti presidenziali, inclusa la nomina di un presidente copto della Corte Costituzionale. Le campagne presidenziali a favore delle donne, come Taa Marbouta, Decent Life e Tamkeem, sono attive in tutto il territorio egiziano, promuovendo l'uguaglianza di genere e la partecipazione femminile.
Parlare di discriminazione religiosa e di genere in Egitto risulta inappropriato, soprattutto alla luce dell'impegno concreto del Presidente Abdel Fattah El Sisi e della leadership egiziana per un futuro più inclusivo e giusto. L'Egitto sta avviando un percorso di cambiamento che merita di essere osservato e supportato come esempio di progresso nella regione.
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