EGITTO- Il 4 novembre in Egitto ha un significato speciale, simile a quello che il 14 febbraio rappresenta in molti altri paesi come la festa degli innamorati. In questo giorno, le ragazze egiziane solitamente indossano qualcosa di rosso, simbolo di amore e affetto.
L'idea di celebrare il giorno di San Valentino il 4 novembre risale a un articolo intitolato “Un'idea”, pubblicato nel 1974 dal giornalista e scrittore Mustafa Amin sul quotidiano “Akhbar Al-Youm”. In questo articolo, Amin propose che questa data fosse dedicata all’amore in tutte le sue forme: non solo l'amore romantico, ma anche l’amore per Dio, per la famiglia, per il prossimo e per gli amici. Scrisse: “Vogliamo celebrare per la prima volta il 4 novembre San Valentino, amore di Dio, amore per la patria, amore per la famiglia, amore per il prossimo, amore per gli amici e amore per tutte le persone (...). Questo amore ci restituirà tutte le nostre virtù e risusciterà tutti i nostri valori, nel giorno in cui la generosità era il nostro carattere, la cavalleria la nostra caratteristica”.
Sua figlia, Safiya Mustafa Amin, ha confermato questa “idea” in un'intervista pubblicata su “Akhbar Al-Youm”. Nel 2017, ha raccontato che l'ispirazione per questa celebrazione deriva da un episodio del passato, narrato da suo padre nello stesso articolo del 1974. Mustafa Amin, infatti, raccontò di aver assistito a un funerale nel quartiere di Sayeda Zeinab al Cairo, notando con sorpresa la presenza di sole tre persone, quando generalmente gli egiziani partecipano in gran numero a tali eventi, anche se non conoscono il defunto.
Da questa riflessione, Amin scelse di dare il significato di festa dell’amore al 4 novembre, con l'intento di diffondere pace e affetto tra i membri della società, offrendo al contempo una finestra di speranza per liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane.
Oggi, il 4 novembre rappresenta un'opportunità per gli egiziani di riunirsi e celebrare l’amore in tutte le sue manifestazioni, incoraggiando così un clima di solidarietà e comprensione reciproca.
Chiara Cavalieri
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