Assadakah News Agency - Martino Cusano, definito “fotografo concettuale”, presenta il Calendario 2024, la cui uscita in pubblico è prevista per il giorno 11 dicembre, e potrà essere richiesto via email a info@marketingnaici.it o info@martinocusano.com. Un artista raffinato, sia nel raccontare la dimensione umana, sia come interlocutore per progetti d’architettura e interior designer caratterizzate da narrazioni visuali tramite fotografia, arte, comunicazione a tempo pieno, con la creazione di sistemi luminosi.
Le immagini dell’autore riflettono le influenze di Maestri come Sanders, Sugimoto, Fellini, Hitchcock, e ritroviamo nella profondità interiore della ritrattistica, in un ermetismo denso di espressioni simboliche.
Dal 1985, dopo aver frequentato l’Istituto Europeo di Design, si è distinto per reportage sociali, stampa in bianco e nero, ricerca architettonica e ritrattistica. Nel 1995 avvia il progetto “Stamperia San Marco 14”, per servizi nel settore professionale, stampa manuale e ripresa, e crea un polo di riferimento in un circuito di eventi e interazioni con altre figure professionali.
Nel 2012 crea la collezione “Ancestrale”, sistema innovativo di luce d’ambiente, e dà vita a “Nomade” sistema luminoso per l’accento dell’arte. Dal 2020 ha iniziato a curare il nuovo brand “Itusphoto”, dedicato alle narrazioni visuali, alla fotografia di interni e Architettura. Il suo lavoro è stato oggetto di diverse pubblicazioni e riconoscimenti internazionali nella fotografia di architettura, fra cui il “Black & White Spider awards”
Martino Cusano ha ideato un percorso di opere concettuali che ragiona sull'uomo, sul tempo in divenire e sulla speranza del genere umano. Un progetto di ampio respiro, pensato nella sua totalità per il mondo del collezionismo e della cultura visiva contemporanea, e suddiviso in tre serie - blu rossa gialla – che prevedono diverse edizioni e tirature.
Il risultato è una umanità che, rappresentata attraverso diverse parti del corpo (in cui domina il colore che il soggetto sente mancargli), viene inizialmente scomposta (la fragilità dell'oggi) per essere poi "ricomposta" al termine del percorso fotografico in una figura "altra" che simboleggia quell'ignoto/futuro al quale ancora non sappiamo attribuire una forma, ma che qualsiasi essa sia - ed è questa la nostra forza - avrà gambe per correre, mani per agire, testa per pensare, occhi per osservare e un cuore per emozionarsi.
Il "21 grammi" che si accompagna al titolo, vuole rappresentare il peso dell'anima che è sempre importante portare con sé. Il peso di una piuma che spazza via l'inutile fardello delle paure nel prossimo e nel domani.
Martino Cusano si è ispirato a pittori come De Chirico e Picasso per il gioco di composizioni e nuove prospettive, a volte ha pensato alla Pop Art di Andy Warhol. “L'intero progetto non intende fornire risposte definitive sui temi che lo hanno generato” - dichiara l'autore – “ma offrirsi come uno spazio diretto di incontro
e riflessione tra l’opera e lo spettatore”.
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