top of page
rroggero5

Giornata di Solidarietà con il Popolo Palestinese

Assadakah News Agency – Si è celebrata ieri, 29 novembre, a livello internazionale, la Giornata di Solidarietà con la popolazione palestinese sottoposta a occupazione e guerra. Un evento che capita in un momento critico, che fu istituita dall’ONU nel 1977, per sensibilizzare il mondo sulla Risoluzione 181, per la spartizione del territorio palestinese. Quella decisione era di fatto l’inizio di quanto stiamo vedendo attualmente, con la formazione di uno Stato ebraico di fatto in territorio arabo, e uno Stato Palestinese con la città di Gerusalemme sotto mandato internazionale ONU. IN pratica, un’idea della tanto celebrata e augurata soluzione a due Stati che però è realizzata solo a metà. Approvata a larga maggioranza, la Risoluzione 181 fu accettata dagli israeliani che crearono lo Stato di Israele, lasciando in sospeso la creazione di uno Stato palestinese.

La giornata ricorda che la Questione Palestinese è ancora irrisolta, e che il popolo palestinese avrebbe dovuto godere di quei diritti inalienabili, quali autodeterminazione, indipendenza, ritorno alle proprie terre, secondo i principi del diritto internazionale e delle numerose risoluzioni dell’Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in maggio parte rimaste ignorate da Israele.

Il segretario generale ONU, Antonio Guterres, ha dichiarato: “La Giornata Internazionale di Solidarietà giunge durante uno dei capitoli più bui della storia del popolo palestinese. Sono inorridito dalla morte e dalla distruzione che hanno inghiottito la regione, che è sommersa dal dolore, dall’angoscia e dallo strazio. I palestinesi di Gaza stanno subendo una catastrofe umanitaria. Quasi 1,7 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, ma nessun luogo è sicuro. Nel frattempo, la situazione nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, rischia di degenerare. Esprimo le mie sincere condoglianze alle migliaia di famiglie che stanno piangendo i loro cari. Tra queste ci sono anche i membri della nostra famiglia delle Nazioni Unite uccisi a Gaza, che rappresentano la più grande perdita di personale nella storia della nostra organizzazione. Sono stato chiaro nel condannare gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre.

Sono stato anche chiaro sul fatto che non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese. In tutta la Regione, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione è un’indispensabile ancora di salvezza, che fornisce un sostegno vitale a milioni di rifugiati palestinesi. È più importante che mai che la comunità internazionale sia al fianco dell’UNRWA come fonte di sostegno per il popolo palestinese. Soprattutto, questa è una giornata per riaffermare la solidarietà internazionale con il popolo palestinese e il suo diritto a vivere in pace e dignità.

Questo deve iniziare con un cessate il fuoco umanitario a lungo termine, l’accesso illimitato agli aiuti salvavita, il rilascio di tutti gli ostaggi, la protezione dei civili e la fine delle violazioni del diritto umanitario internazionale. Dobbiamo essere uniti nel chiedere la fine dell’occupazione e del blocco di Gaza.

È tempo di muoversi in modo determinato e irreversibile verso una soluzione a due Stati, sulla base delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati. Le Nazioni Unite garantiscono il loro impegno verso il popolo palestinese. Oggi e ogni giorno, siamo solidali con le aspirazioni del popolo palestinese a realizzare i propri diritti inalienabili e a costruire un futuro di pace, giustizia, sicurezza e dignità per tutti”.

Comments


bottom of page