Assadakah Roma News - "La Giordania è un attore chiave nella regione", e i rapporti con essa sono "preziosi" per l'Italia. Così si è espresso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale re Abdallah II di Giurdania, accompagnato dalla consorte regina Rania, ricordando i precedenti incontri a Roma, sette anni fa, e ad Amman, tre anni fa. "Per noi la Giordania è un partner fondamentale. Il rapporto di collaborazione tra di noi per l'Italia e' particolarmente prezioso e di grande importanza", ha concluso il capo dello Stato.
Il sovrano di Giordania ha poi incontrato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nel corso del colloquio, a cui hanno preso parte anche il vice presidente e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro della Difesa Guido Crosetto, sono stati approfonditi i temi bilaterali con particolare riferimento alla collaborazione nei settori della sicurezza e della difesa. Sono stati affrontati anche gli ultimi sviluppi nel Mediterraneo e nel Medio Oriente, approfondendo in particolare le prospettive del processo di pace israelo-palestinese e della collaborazione energetica e idrica nella regione. E' stato rilevato che la tradizionale amicizia tra Italia e Giordania potrà infatti contribuire ad affrontare le sfide complesse della regione cogliendo anche le opportunità che si offrono a beneficio dei popoli interessati.
Allo stesso modo si è espressa la senatrice FI e presidente della Commissione Affari esteri e difesa, Stefania Craxi, che ha incontrato il vice Primo ministro e ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi. Un lungo e articolato colloquio, nel corso del quale sono stati esaminati i principali dossier dell'agenda internazionale, dedicando un focus specifico al quadrante mediorientale. La Giordania è un fulcro di stabilità nella regione, un partner affidabile sulle cui spalle è anche ricaduto in questi anni il peso dell'accoglienza di un enorme flusso di profughi, donne e uomini in fuga dalla minaccia terroristica del sedicente Stato islamico nell'area siro-irachena e dagli effetti delle tensioni legate alla irrisolta questione israelo-palestinese".
"Abbiamo poi affrontato le tematiche connesse al rapporto bilaterale che già si nutre di intense e proficue collaborazioni su vari livelli e che, nell'interesse reciproco, può essere ulteriormente implementato, anche e soprattutto con riferimento all'ambito energetico. Abbiamo quindi convenuto sulla necessità di intensificare le azioni tese alla stabilizzazione dell'area mediterranea, approfondendo, anche in sede multilaterale, i partenariati con le realtà del vicinato mediorientale europeo. Poiché storia e geografia assegnano all'Italia una centralità nel Mare Nostrum, ho inteso ribadire al ministro degli Esteri giordano la nostra ferma determinazione a porre l'agenda mediterranea in cima alle priorità della politica estera italiana. Proprio per questo, la Commissione Affari esteri e difesa del Senato ha in animo di organizzare una missione nel corso del prossimo anno ad Amman", ha concluso.
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