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Giordania - Lady Chef, dall’Italia per il futuro delle donne


Assadakah Amman - Una realtà solida e ben avviata, dove anche l’Italia ha un ruolo determinante. Sono infatti italiane le protagoniste del laboratorio battezzato “Lady Chef”, che gestiscono corsi di cucina in Giordania, per preparare le future cuoche al mondo del lavoro, per un futuro dignitoso per sé stesse le famiglie che hanno a carico.

Il Progetto Saqel

Il laboratorio è uno dei corsi di formazione promosse da Coopi in partenariato con Aidos e altre associazioni, parte del Progetto Saqel per la crescita professionale e lo sviluppo economico inclusivo nei Governatorati di Zarqa e Irbid, finanziato dall'Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo (Aics). La Giordania è infatti tra i principali Paesi che, dal 1948, accoglie i profughi dei Paesi vicini, colpiti da situazioni di emergenza come guerre e disequilibri sociali, in particolare palestinesi e siriani, che oggi costituiscono comunità numerose con decine di migliaia di persone. Dalla sola Siria sono ormai oltre 650mila i rifugiati presenti in Giordania.

A soffrire maggiormente della situazione sono le donne e le persone con disabilità, e a tale scopo il Progetto Saqel punta a rafforzare le piccole attività imprenditoriali, promuovendo crescita economica e lavoro dignitoso. Dall’inizio del programma, nell’aprile 2022, oggi sono oltre 120 le piccole realtà imprenditoriali che hanno avuto un notevole impulso, delle quali ben 107 sono gestite da donne.

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