Patrizia Boi (Assadakah News) - Nel 2018, durante scavi archeologici nella periferia nord-occidentale di Francoforte sul Meno, in Germania, un team dell'Università Goethe ha portato alla luce una tomba romana risalente al III secolo d.C..
La tomba romana è stata scoperta nel cimitero di Heilmannstrasse, nella zona di Francoforte-Praunheim.
Sotto una pietra, gli archeologi hanno rinvenuto i resti scheletrici di un uomo. Accanto a lui erano disposti diversi oggetti funerari: una ciotola per l’incenso e una brocca in terracotta. Tuttavia, ciò che ha destato maggiore interesse è stato un piccolo oggetto nascosto sotto il mento dello scheletro.
Questo artefatto enigmatico si è rivelato essere un amuleto d’argento. Conosciuto anche come filatterio, si tratta di una minuscola scatola quadrata che generalmente conteneva strisce di pergamena incise con versetti biblici. Tutto lascia supporre che il defunto portasse l’amuleto al collo, il che suggerisce con grande probabilità che fosse un cristiano. Un dettaglio eccezionale, poiché il cristianesimo, all’epoca, era ancora perseguitato e identificarsi come appartenente a questa fede comportava gravi rischi.
Questo amuleto, noto come "Frankfurter Silberinschrift" (Iscrizione d'Argento di Francoforte), conteneva una sottile lamina d'argento arrotolata con un'incisione misteriosa. A causa della fragilità e delle dimensioni ridotte dell'oggetto, la decifrazione dell'iscrizione ha richiesto l'utilizzo di tecnologie avanzate.
Nel maggio 2024, grazie a una tomografia computerizzata ad altissima risoluzione effettuata presso il Leibniz-Zentrum für Archäologie (LEIZA) di Magonza, è stato possibile creare un modello 3D dell'amuleto e "srotolare" virtualmente la lamina, rivelando 18 righe di testo in latino.
L'iscrizione recita: «Nel nome di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Signore del mondo», indicando chiaramente la fede cristiana del proprietario dell'amuleto.
Questo ritrovamento è particolarmente significativo, poiché retrodata la presenza del cristianesimo a nord delle Alpi di almeno 50-100 anni rispetto alle conoscenze precedenti. Gli esperti concordano sul fatto che queste 18 righe arricchiranno notevolmente le ricerche esistenti sulla diffusione del cristianesimo e sull'ultimo periodo di dominio romano sulla riva destra del Reno.
Ecco il testo integrale dell’iscrizione, tradotto dal latino:
(Nel nome?) di San Tito.
Santo, santo, santo!
Nel nome di Gesù Cristo, Figlio di Dio!
Il Signore del Mondo
resiste
a tutti gli attacchi(?)/insuccessi(?) con [forza?].
Il dio(?) garantisce
l’accesso al benessere (gioia).
Questo mezzo di salvezza (?) protegge
l’uomo che
si consegna alla volontà
del Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio,
poiché davanti a Gesù Cristo
ogni ginocchio si piega: quello del cielo,
quello della terra e
quello sotto terra, e ogni lingua
confessa (a Gesù Cristo).
Il professor Markus Scholz dell'Università Goethe ha sottolineato l'importanza della scoperta, evidenziando che iscrizioni di questo tipo erano solitamente redatte in greco o ebraico, rendendo l'uso del latino in questo contesto particolarmente raro. Inoltre, l'assenza di elementi pagani o ebraici nell'iscrizione suggerisce una professione di fede cristiana pura, cosa straordinaria per l'epoca, considerando che il cristianesimo era ancora soggetto a persecuzioni.
Il sindaco di Francoforte, Mike Josef, ha espresso entusiasmo per la scoperta, affermando:
«L'iscrizione di Francoforte è una sensazionale scoperta scientifica. Grazie ad essa, la storia del cristianesimo a Francoforte e oltre dovrà essere riportata indietro di circa 50-100 anni. Il primo reperto cristiano a nord delle Alpi proviene dalla nostra città».
Questo straordinario ritrovamento non solo arricchisce la comprensione della diffusione del cristianesimo nell'Impero Romano, ma offre anche preziose informazioni sulle pratiche religiose e sulle credenze dei primi cristiani in Europa.
La combinazione di tecniche archeologiche tradizionali e tecnologie avanzate ha permesso di svelare un capitolo finora sconosciuto della storia religiosa europea, sottolineando l'importanza della ricerca interdisciplinare nel campo dell'archeologia e degli studi religiosi.
Fonti: Notizie Università di Francoforte; Archaeology; New York Post; Ancient engraved amulet could 'turn back history' of Christianity
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