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Genova - Importante successo per “Contemporary Palestine”

Aggiornamento: 7 apr

Assadakah News Agency - Anche Genova ha espresso solidarietà e vicinanza alla popolazione palestinese, con l’incontro “Contemporary Palestine”.

Una manifestazione che ha visto la un pubblico molto interessato e partecipativo, specialmente di giovani, anche grazie alla associazione “Chico Mendes” e al Centro Civico Buranello.

La giornata si è aperta con l’esposizione fotografica e una ulteriore proiezione di  oltre cento immagini tratte da 32 anni di corrispondenza di guerra di Roberto Roggero, direttore responsabile di Assadakah News Agency, agenzia stampa collegata alla associazione italo-araba Assadakah.

A seguire il racconto “Tunes for Peace”, esperienze di cooperazione nella Palestina occupata,  e l’intervento di diversi relatori, fra cui Stefano Rebora, presidente della ong “Music for Peace” impegnata da anni nell’opera di solidarietà con le popolazioni di molti Paesi che vivono tempo oscuri, e che ha raccontato le immense difficoltà che si incontrano ogni giorno nello svolgimento del volontariato, dipingendo un quadro decisamente drammatico, alla lue delle molte verità che non vengono rivelate dai media.

Altrettanto importante l’intervento della associazione “Viva Viva Palestina”.

La giovane artista Alessandra Ravizza, co-fondatrice di "Viva Viva Palestina", ha poi offerto un intervento musicale con il “Laboratorio Ri-Percussioni Sociali” e il maestro percussionista Olmo Manzano, quindi è stato proiettato il documentario che ha dato il titolo alla manifestazione, “Contemporary Palestine” realizzato da “Ri-Percussioni Sociali” circa dieci anni fa a Gaza, e che ha reso palese una realtà che molti nei Paesi Occidentali non conoscono, cioè che cosa significa realmente vivere quotidianamente nella propria terra sotto una occupazione straniera da oltre mezzo secolo. Molto importante e altrettanto esplicativo il collegamento in videochiamata con Hebron, in Cisgiordania, dove alcuni giovani hanno dato il via a una iniziativa all’insegna della musica come linguaggio universale che può abbattere le differenze.

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