Talal Khrais - Il movimento palestinese Hamas ha rilasciato un documento video in viene ripresa la consegna di alcuni ostaggi alla Croce Rossa Internazionale.
Le immagini mostrano un clima disteso, con bambini che sorridono e tengono la mano ai “terribili terroristi” e donne che abbracciano e salutano i propri “aguzzini e carcerieri”. Si vede inoltre una ragazza che cammina con le stampelle, a causa di una ferita alla gamba, che risulta ben curata e medicata. Gli ostaggi thailandesi salutano con sorrisi e pacche sulle spalle i “sequestratori terroristi”, che a loro volta stringono la mano a ognuno di loro.
Non aggiungo altro. Non conosco sufficientemente Hamas, non ho alcun contatto nell’ambiente e non ho simpatia per i gruppi religioni estremisti, di qualunque paese, cultura, religione o ideologia. Non prendo le parti di nessuno, ma mi rimetto anche solo a ciò che si vede nel video. Le immagini parlano da sole, soprattutto se messe a confronto con il rilascio dei prigionieri palestinesi, che affermano di essere stati maltrattati, di aver patito la fame in carcere, e non aver ricevuto cure mediche.
Inoltre, Israele ha militarizzato ogni rilascio, sparando con proiettili veri per tenere lontana la folla di amici e familiari che attendevano i loro cari, mandando i militari nelle case dei familiari dei prigionieri per impedire loro di festeggiare. Alcuni prigionieri palestinesi hanno riferito di torture psicologiche e ad altri è stato annunciato il loro rilascio ma poi sono soltanto stati trasferiti in un altro carcere.
Da un confronto delle immagini appare chiaro che la realtà è rovesciata dai media sionisti, che lavorano per trasformare le vittime in carnefici e i carnefici in vittime. Le bestie sono i sionisti e i loro capi, perché si arrogano il diritto di sterminare o sottomettere un popolo per appropriarsi del loro territorio, con una politica di colonizzazione, espropriazione forzata e genicidio. I palestinesi stanno lottando contro un mostro ben conosciuto, che l'umanità pensava scioccamente di aver sconfitto il secolo scorso: il colonialismo occidentale.
Comments