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Gaza - Oltre 8.000 morti

Assadakah News Agency - Il ministero della Sanità di Hamas ha dichiarato che più di 8.000 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra con Israele. "Il bilancio delle vittime legate all'aggressione israeliana supera gli 8.000 morti, metà dei quali sono bambini", ha riferito il ministero nella notte tra sabato e domenica.

Mentre prosegue la guerra, Netanyahu incontra le famiglie degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, affermando che la chiave per riportarli a casa è mantenere la pressione sui terroristi. Le famiglie, da parte loro, chiedono al premier un accordo "tutti in cambio di tutti": tutti i detenuti palestinesi in cambio di tutti gli ostaggi israeliani. Poi in discorso alla nazione Netanyahu dice: "Siamo dentro Gaza, sarà una guerra dura e lunga ma sarà anche la vittoria del bene sul male". Israele ha lanciato un'incursione nella Striscia, prima con pesanti bombardamenti poi via terra con truppe e tank. Non si tratta però ancora della grande invasione di terra annunciata da giorni, ma di una "invasione limitata" finalizzata alla liberazione degli ostaggi (il cui numero è stato aggiornato a 230). Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si dice "sorpreso" dall'escalation senza precedenti del conflitto. Intanto l'Assemblea Generale approva la bozza della risoluzione presentata dalla Giordania, a nome dei Paesi arabi, per una tregua umanitaria. L'Italia si è astenuta perché mancava la condanna di Hamas. "Una giornata infame", l'ha definita Israele.

Il conflitto riesploso fra Israele e Hamas in realtà è il culmine di scontri vecchi da decenni. E che affondano le radici nella storia del Medioriente. Il 7 ottobre il gruppo militante palestinese ha lanciato un'offensiva dalla Striscia di Gaza con razzi che hanno causato centinaia di vittime civili. L'attacco di Hamas è stato motivato dalla volontà di rispondere alle azioni provocatorie delle forze israeliane svolte nella Moschea Al-Aqsa e le violenze perpetrate nei campi dei rifugiati in Cisgiordania. Tanto è bastato per provocare la dura reazione di Israele che ha lanciato una controffensiva denominata "operazione Spade di Ferro", mirata, dice Israele, a demolire il dominio di Hamas e la sua capacità militare, rimuovere la minaccia terroristica dalla Striscia, risolvere la crisi degli ostaggi e proteggere i confini e i cittadini israeliani. Ma il conflitto ha coinvolto anche altri attori del territorio, come l'Iran, il Qatar, l'Arabia Saudita, il Libano e la Siria, che hanno espresso il loro sostegno o la loro opposizione a una delle due parti in lotta. La guerra tra Israele e Hamas è considerata una delle più sanguinose e pericolose del conflitto arabo-israeliano. Ha provocato una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, dove migliaia di persone sono state costrette a sfollare dalle loro case sotto i bombardamenti israeliani. La comunità internazionale ha tentato di mediare con una soluzione pacifica al conflitto, ma finora senza successo.

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