Assadakah News Agency - Continua senza tregua l’offensiva israeliana sulla popolazione di Gaza, che sta subendo impotente un vero e proprio assedio. Dopo il massacro all’ospedale qualche giorno fa, le bombe israeliane sono cadute su un mercato a Nusseirat, nel settore sud di Gaza, provocando numerose vittime e feriti.
Secondo le prime informazioni l’obiettivo sarebbe stato un edificio nei pressi, dove sarebbero stati segnalati nuclei di combattenti, tuttavia le bombe sono cadute, senza alcun preavviso, sul mercato che in quel momento era notevolmente affollato. Le vittime sono state trasportate nell'ospedale Shuhada di Khan Yunes dove si avverte una situazione di allerta anche per la penuria di combustibile.
L'aviazione israeliana ha colpito anche nella stessa zona, a Deir el-Balah e Rafah, provocando 18 morti secondo la agenzia di stampa Maan.
La situazione a Gaza è terrificante, le vittime palestinesi degli attacchi israeliani a Gaza sono ormai oltre 5.300, i feriti circa 20mila, mentre a Beirut, in un luogo segreto, avrebbe avuto luogo un incontro fra Hassan Nasralhah, Saleh Aruri e Ziad Nakhale, i vertici di Hezbollah, Hamas e Jihad Islamica, secondo quanto riferisce la tv Al Manar, emittente vicina Hezbollah.
Sul fronte politico-diplomatico, l’ambasciatore israeliano all'ONU, Gilad Erdan, ha chiesto niente di meno che un passo indietro al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas non sono arrivati dal nulla. Nel frattempo, l’esercito israeliano è pronto per l'invasione di terra di Gaza, come ha confermato il capo di Stato maggiore, generale Herzi Halevi.
Anche oggi dal valico di Rafah sono entrati 20 camion con aiuti umanitari, ma sono quantità irrisorie rispetto alle necessità di centinaia di migliaia di sfollati. In pratica ai profughi non è arrivato nulla, gli aiuti sono stati distribuiti solo agli ospedali. In particolare c'è bisogno di combustibile per distribuire pane alla popolazione.
Tre palestinesi sono morti e altri sono rimasti feriti a seguito di un raid israeliano a Jenin, in Cisgiodania. Lo riporta Wafa, citando fonti sanitarie. Le forze israeliane, accompagnate da due bulldozer, avrebbero d’assalto la città di Burqin, Wadi Burqin e il quartiere Al-Hadaf di Jenin, e avrebbero schierato i loro cecchini sui tetti delle case, prima che un aereo israeliano lanciasse almeno due razzi nei pressi del cimitero di Jenin. Tre, al momento, le vittime, identificate come Muhammad Qadri Al-Sabah, Mahmoud Al-Fayed e Muhammad Abu Qatna. I feriti sono stati trasportati nell’ospedale di Jenin.
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