Assadakah Beirut - Non ha pause la guerra fra Hamas e Israele, e aumentano le operazioni “chirurgiche” dei reparti di punta delle truppe di occupazione all’interno della Striscia.
Secondo fonti di Hamas, le vittime palestinesi a Gaza sono oltre 8.000, mentre anche in Cisgiordania si verificano combattimenti che hanno causato la morte di quattro palestinesi, con attacchi e violenze da parte dei coloni protetti da esercito e polizia. Anche gli Stati Uniti stanno cercando di porre un freno alla dilagante rappresaglia israeliana.
La notizia più allarmante è però che a Gaza i bambini non hanno più acqua potabile, e la situazione è a questo punto decisamente allarmante dal punto di vista umanitario, oltre al fatto che la città di Gaza è ormai ridotta in macerie, e la popolazione è allo stremo, poiché il flusso di aiuti proveniente dall’unico valico aperto, a Rafah, sul confine egiziano, non è sufficiente. Allarmante è poi il fatto che ad oggi sono circa 4.000 i bambini vittime di questo accanimento e diverse altre migliaia sono feriti.
Nel frattempo, il ministro della Difesa israeliano ha spiegato che l’attacco a Gaza è suddiviso in tre fasi, mentre il presidente turco Erdogan tuona contro Israele ed elogia i martiri palestinesi, e Mosca annuncia la propria mediazione con esponenti di Hamas per negoziare il rilascio degli ostaggi. Due di loro, con cittadinanza americana, sono stati liberati.
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