Assadakah Beirut - Gaza è ormai un “cimitero di bambini”, come ha dichiarato il segretario generale ONU, Antonio Guterres, mentre il premier israeliano annuncia il totale rifiuto a un cessate-il-fuoco ai microfoni della ABC, che gli ha preparato il terreno per l’annuncio ufficiale. Inoltre, Netanyahu ha detto che ogni eventuale proposta sarà presa in considerazione solo dopo il rilascio di tutti gli ostaggi, e che sarà Israele a occuparsi di tutte le questioni inerenti alla sicurezza nella Striscia di Gaza, ma solo una volta che non sarà più necessario l’uso della forza, ovvero, quando Hamas sarà stata annientata, poiché “non più sarà tollerata alcuna iniziativa terroristica”. Intanto, il numero delle vittime civili ha superato i 10mila, e fra questi sono stati uccisi oltre 4.000 bambini.
La strage continua: nella notte venti persone sarebbero morte nel bombardamento di una scuola, e un convoglio di ambulanze, partito dall’ospedale di Shifa verso il valico di Rafah è stato bombardato, causando decine i morti e i feriti. Lo riferisce Al Jazeera. Dopo le accuse dell’ONU per aver commesso un crimine di guerra al campo profughi di Jabalya, l’Idf, le forze israeliane hanno diramato un comunicato nel quale si segnala che, all’interno del campo vi sarebbe stata una postazione militare attiva di Hamas con mezzi di comunicazione, carte geografiche, tavole di comando e controllo nonché dettagli personali di alcuni comandanti.
L'esercito israeliano ha annunciato che Gaza City è completamente circondata e che, una volta che le truppe entreranno in città, ci potrebbe essere un blitz all'ospedale di Shifa, il principale della Striscia, dove secondo l'intelligence dello Stato ebraico si nasconderebbero i capi di Hamas.
Oggi la Striscia è ora divisa in due settori: Nord e Sud, come ha confermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, e la 36a Divisione sta per sbarcare sulla costa di Gaza.
I sopravvissuti di Gaza City sono diretti verso il sud della Striscia attraverso il corridoio umanitario aperto oggi dalle ore 10 alle 14. Il valico di Rafah, fra Striscia di Gaza ed Egitto è stato riaperto per gli stranieri e le persone con doppio passaporto che vogliono lasciare la Striscia, ha annunciato il governo di Hamas.
Gli Stati Uniti hanno annunciato l’arrivo di un sottomarino nucleare nel canale di Suez, ma si tenta il dialogo. Si attendono gli esiti dell’incontro a Ramallah fra il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e il presidente dell’Autorità Nazionale palestinese, Abu Mazen, pronto ad assumersi le sue responsabilità "nel quadro di una soluzione politica globale". Blinken poi ha incontrato in Turchia il ministro degli Esteri Fidan, ma non il presidente Erdogan. L'Iran dal canto suo minaccia gli Usa: "Attuino il cessate il fuoco o saranno colpiti duramente", mentre Ali Khamenei incontra a Teheran il capo dell'ufficio politico di Hamas.
Appare ormai evidente l’intenzione di Israele di risolvere la questione palestinese secondo il criterio da sempre imposto, con un vero e proprio sterminio di massa. A questo punto, se Israele comprende esclusivamente l’uso della forza, quale potrebbe essere la soluzione per fare tacere le armi?
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