Assadakah News Agency - A partire dalle 7 del mattino il gruppo palestinese Hamas ha lanciato dalla Striscia di Gaza un’operazione senza precedenti contro Israele, da terra e dall’aria. Prima è partito un lancio di razzi e missili senza interruzioni contro le città israeliane nel Sud e nel centro del Paese. Poi squadre di incursori hanno superato i confini e hanno attaccato i primi centri abitati che sono riusciti a raggiungere.
Almeno dodici veicoli bianchi carichi di uomini armati sono stati registrati sulla strada a nord di Sderot. In azione palestinesi con lanciarazzi a spalla. Si registrano scontri a fuoco nelle strade di diversi centri israeliani nel sud contro. A tutti i residenti nelle aree attorno alla Striscia è stato chiesto di rimanere chiusi in casa. Sull’autostrada principale molti veicoli israeliani e anche un’autoambulanza sono stati colpiti da raffiche di armi automatiche.
Non era mai successo che i miliziani palestinesi riuscissero ad infiltrarsi così in profondità. Anche questo è un segno che si tratta di un attacco pianificato a lungo, che i servizi di sicurezza israeliani non hanno visto arrivare. Già ci sono paragoni con la guerra di Yom Kippur che colse di sorpresa Israele nell’ottobre del 1973.
Il gruppo palestinese Hamas ha rivendicato l’attacco. Hamas è la fazione più potente di Gaza e non è possibile pensare che un attacco di queste proporzioni e la decisione di iniziare questa guerra contro Israele non arrivi direttamente dai vertici.
Gli ordigni hanno raggiunto anche Tel Aviv, a 90 km dalla Striscia, e per ora hanno ucciso una donna e ferito quattro persone. È un numero di razzi pari ai peggiori giorni delle guerre degli anni scorsi fra le fazioni palestinesi di Gaza e Israele e non c’è dubbio che l’aviazione israeliana inizierà a rispondere con intensità contro obiettivi di Hamas.
Il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Deif ha annunciato l’inizio della operazione “Alluvione al-Aqsa”. Ben 5 mila razzi sono stati lanciati dalla Striscia verso Israele, seguiti dall’ingresso di miliziani armati. “Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista – ha detto Deif- ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti”. Deif, che è sopravvissuto a numerosi tentativi di omicidio israeliani, non appare in pubblico. Il suo messaggio è stato consegnato in un video. “Oggi è il giorno della grande rivoluzione” ha detto Deif, precisando che l’operazione rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini”. Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico – ha detto – è più debole di quanto non si pensi”. Secondo le ultime informazioni pare che i palestinesi abbiano catturato anche alcuni soldati israeliani.
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