Assadakah News - Cordoglio e sdegno per altri due colleghi morti sotto le bombe israeliane a Gaza. Ieri, 3 gennaio, Hassan Al-Qishaoui è stato ucciso nel corso di una incursione degli aerei da guerra dello stato sionista occupante, mentre oggi, 4 gennaio, è morto Omar Al-Diraoui, sotto i missili che hanno distrutto la sua abitazione, dove si trovava con la famiglia (padre, madre e fratelli sono stati sterminati con lui) mentre stava recitando le preghiere per la morte del fratello, nell’area di Al-Zawaida, al centro della Striscia.
Omar e Hassan sono morti come tanti altri colleghi e colleghe, perché raccontava la verità, mentre nella Striscia di Gaza non ci sono più giornalisti internazionali.
I giornalisti, fotografi e blogger di Gaza, rischiano la vita tutti i giorni. Sono un bersaglio dell'occupante, che li colpisce volutamente, spesso sterminando l'intera famiglia. Questo genocidio, lo stanno raccontando i giornalisti palestinesi, passo dopo passo, senza nessun sostegno da parte dei media occidentali.
Sale così a 217 il numero degli operatori dell’informazione palestinesi, uccisi dagli israeliani dallo scoppio delle ostilità, il 7 ottobre 2023, facendo della Striscia di Gaza il lugo in assoluto più pericoloso per coloro che documentano giornalmente i crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani perpetrati dalle truppe occupanti israeliane.
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