(Agenzia Nova) - I ministri delle Finanze e i banchieri centrali del Gruppo delle 20 maggiori economie del Globo (G20) hanno concluso i colloqui a Washington senza raggiungere un consenso in merito ai contenuti di una dichiarazione congiunta. Lo riferiscono fonti a conoscenza delle discussioni citate dalla stampa Usa, secondo cui hanno gravato sui colloqui le crescenti tensioni tra Stati Uniti e Arabia Saudita per il recente taglio della produzione petrolifera sancito dall'Opec+. La ministra delle Finanze dell'Indonesia Sri Mulyani Indrawati, che rappresenta la presidenza di turno del G20, ha dichiarato durante una conferenza stampa a margine dell'incontro che "tutti i Paesi membri hanno sottolineato la grande importanza di continuare a preservare il G20 come principale foro economico per la cooperazione". La ministra ha ammesso che il gruppo sconta "molte sfide" e "divergenze di vedute", alimentate "dall'aggravamento dei conflitti geopolitici e dalla guerra in Ucrain a, che hanno esacerbato e aggravato la situazione economica".
Stati Uniti e Arabia Saudita sono protagonisti da giorni di duri scambi di accuse, dopo la decisione dell'Opec+ - l'alleanza che riunisce i membri del cartello petrolifero Opec e produttori indipendenti come la Russia - di ridurre la produzione di petrolio greggio per sostenerne i prezzi a livello globale. L'amministrazione del presidente Joe Biden ha reagito con durezza alla decisione, accusando Riad di aver allineato la propria politica energetica alla Russia e annunciando "conseguenze". Il governo saudita ha replicato accusando l'amministrazione Biden di aver esercitato pressioni politiche per spingere Riad a rinviare il taglio della produzione a dopo le elezioni di medio termine, in programma negli Stati Uniti il mese prossimo.
Il ministero degli Esteri saudita ha ribadito a sua volta tramite un comunicato che la decisione presa il 5 ottobre scorso da Opec+ di tagliare la produzione di greggio di due milioni di barili al giorno, e' stata presa all'unanimita' dagli Stati membri del gruppo e si inserisce in un quadro meramente economico. "I risultati degli incontri di Opec+ sono il frutto del consenso tra gli Stati membri e non si basano su decisioni unilaterali", ha chiarito l'Arabia Saudita, aggiungendo: "Questi risultati si basano esclusivamente su considerazioni economiche che tengono conto del mantenimento dell'equilibrio tra domanda e offerta sui mercati petroliferi".
"Il Regno ha chiarito attraverso la sua continua consultazione con l'amministrazione statunitense che tutte le analisi economiche indicano che il rinvio di un mese della decisione dell'Opec+ avrebbe avuto conseguenze economiche negative", si legge poi nella nota. Circa le proprie relazioni con gli Usa, il ministero saudita ha chiarito che Riad considera il proprio rapporto con Washington "strategico" e "al servizio degli interessi comuni di entrambi i Paesi". "Il Regno sottolinea anche l'importanza di costruire sui solidi pilastri su cui si sono basate le relazioni tra Arabia Saudita e Stati Uniti negli ultimi otto decenni. Questi pilastri includono il rispetto reciproco, il rafforzamento degli interessi comuni, il contributo attivo a preservare la pace e la sicurezza regionali e internazionali, la lotta al terrorismo e all'estremismo e il raggiungimento della prosperita'", continua la nota. "Qualsiasi tentativo di distorcere i fatti sulla posizione d el Regno in merito alla crisi in Ucraina e' deplorevole e non cambiera' la sua posizione", ha chiarito Riad.
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