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Friuli – Secondo giorno della missione giornalistica

Talal Khraisd (NNA Beirut) - Continua la missione della Stampa Estera e dei colleghi accreditato alla Sala Stampa Vaticana, nella magnifica regione Friuli Venezia Giulia, in occasione della XVIa Edizione dell’evento “Ascoltare, leggere e crescere”, non solo fede ma grande passione: visite turistiche e archeologiche.

Tutto è cominciato con un invito rivolto ai colleghi più esperti in materia, della Associazione Pordenone Eventi, con un programma ricco di avvenimenti, dal 23 settembre all’8 ottobre, con 90 ospiti, 32 libri in presentazione, 20 incontri sul territorio per 15 giorni di eventi.

Tra gli ospiti Paolo Fresco, Marcello Pera, Mariella Enoc, Giovanni Maria Vian, Deborah Compagnoni, padre Federico Lombardi, monsignor Gianfranco Ravasi, sir Ronald Cohen, in ricordo di Giovanni Paolo I da poco beato, e del cardinale Carlo Maria Martini a 10 anni dalla scomparsa.

All'Auditorium del Centro Diocesano Attività Pastorali della Curia Vescovile di Pordenone, è stata presentata una rassegna d’incontri con l’editoria religiosa, promossa da Associazione Eventi APS. Non mancheranno testimonianze di personalità della società civile e del clero. Anche nel 2022 la rassegna farà tappa fuori provincia. A Trieste si terrà una tavola rotonda per parlare di rotta balcanica e rifugiati, tra verità e falsi miti, iniziativa promossa insieme alla Diocesi tergestina che vedrà tra i relatori Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l'Italia, la Santa Sede e San Marino e padre Fabio Baggio della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede. Ospite della Presidenza del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, padre Antonio Spadaro illustrerà invece il valore politico dell'enciclica "Fratelli tutti" di Papa Bergoglio. A Gorizia al Polo Universitario si svolgerà un incontro dal titolo "Dalla caduta del Muro di Berlino a oggi: il ruolo delle diplomazie per il conseguimento della pace tra i popoli", evento promosso in collaborazione con lo storico Corso di Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche giuliano.

Focus su due eventi sportivi di rilievo che interesseranno prossimamente anche la Regione: due significative occasione di condivisione di valori per gli amanti dello sport e non solo, ovvero EYOF 2023 FVG e Milano Cortina 2026. Una mattinata di lavoro promossa in collaborazione con Università degli Studi di Udine vedrà la presenza tra gli altri del Presidente del CONI FVG Giorgio Brandolin, del Direttore Generale EYOF 2023 FVG Giorgio Kaidisch e di Deborah Compagnoni, Ambassador della Fondazione Milano Cortina 2026 per Olimpiadi e Paralimpiadi, insieme ad Andrea Abodi, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. Un’occasione giusta per parlare delle difficoltà che affrontano le editorie.

“Il mercato ha accomunato i giornali cattolici e quelli non cattolici, e questo ha contributi ad indebolire l’editoria religiosa”. Lo ha detto don Giuseppe Costa, intervenendo al convegno “Il mondo della cultura e l’informazione religiosa”, nel anteprima di questa mattina di “Ascoltare, leggere, crescere”, “Le librerie chiudono ma chiudono anche le redazioni’, ha proseguito Costa, sottolineando, in

positivo, il ruolo svolto dai settimanali cattolici, come quello della diocesi di Pordenone, “Il popolo”, che quest’ anno compie 100 anni, e la cui storia è stata ripercorsa dall’attuale direttrice, Simonetta Venturin. “C’è un declino nel comparto editoriale classico”, ha detto don Roberto Ponti, direttore di Telenova: “invece si conferma la tenuta della televisione generalista”. Nello strsso tempo, “si è evidenziata una crescita di ricavi di video on demand. In America, le televisioni locali sono al primo posto di chi cerca e ciò avviene anche in Italia, per le informazioni sulla cronaca cittadina locale”. “Una storia local”, così Gianni Cardinale, vaticanista di Avvenire, ha definito la storia dei settimanali cattolici, riferendosi all’incrocio tra dimensione locale e dimensione internazionale che li caratterizza. Riferendosi alla stampa nazionale, Cardinale ha evidenziato che “nei

nostri giornali non ci sono più notizie, e questo è drammatico e incide in maniera decisiva sul calo delle vendite”. A livello locale, invece, “c’è un forte legame tra i cittadini e il proprio giornale, e ciò dimostra che la carta stampata può ancora avere un ruolo positivo”. Riguardo al fatto religioso, sul piano informativo secondo Cardinale “c’è indifferenza o strumentalizzazione”, fenomeni amplificati “dallo tsunami dei social”. “L’informazione religiosa è un punto di vista imprescindibile per capire la cultura e la società”, ha detto Manuela Tulli, giornalista dell’Ansa, spiegando cosa significhi per lei fare informazione religiosa da un punto di vista laico. “Seguire con un certo distacco, come quello del cronista di agenzia, un mondo meraviglioso e complesso come il Vaticano, che interessa tutto il mondo, è un grande vantaggio”, la tesi della relatrice: “i momenti di crisi gravi, come quelli della pandemia e della guerra, hanno dimostrato che la mediazione del giornalista sul posto è essenziale, ed è da qui che può risorgere una professione in crisi come la nostra”.

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