Talal Khrais (NNA Beirut) - Una visita da togliere il fiato, quella effettuata a Casarsa che per tutti è il paese di Pier Paolo Pasolini, ma dove si trova anche la splendida Abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis.
La missione dei colleghi giornalisti accreditati presso la Stampa Estera e la Sala Stampa della Santa Sede nella Regione il Friuli è troppo intensa, i colleghi non prendono fiato. Dopo l’incontro all'Auditorium del Centro Diocesano Attività Pastorali della Curia Vescovile di Pordenone per la presentazione della sedicesima edizione “ascoltare, leggere crescere, un pranzo rapido e alla volta di Casarsa dove ci aspetta un programma intenso.
Pier Paolo Pasolini, che qui trascorse buona parte dell’infanzia e della giovinezza e che ora è sepolto nel locale cimitero. Il Centro Studi a lui dedicato ha sede nella casa materna del poeta e conserva un ricco patrimonio documentario e l’intero repertorio cinematografico. La località è famosa inoltre anche come centro vitivinicolo e sede di un’importante cantina sociale.
In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, il Centro Studi in collaborazione con Promo Turismo FVG, rende omaggio al grande intellettuale attraverso un percorso culturale sui luoghi pasoliniani.
Il nostro intenerario comprendeva i luoghi particolarmente significativi per Pier Paolo Pasolini e la sua formazione: la casa materna, casa Colussi, oggi sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini, l’Academiuta di Lenga furlana, la chiesetta di Santa Croce, con gli affreschi di Pomponio Amalteo, il piccolo borgo di Versuta con la bella chiesa di Sant’Antonio Abate, con la vicina roggia Versa e la campagna circostante spesso rievocati e celebrati dallo scrittore nelle “Poesie a Casarsa”; la Loggia adiacente al Duomo di San Giovanni di Casarsa, legata all’impegno politico del poeta, ed infine il cimitero di Casarsa, dove riposa assieme ai suoi familiari.
A Casarsa ci si viene di solito per due motivi: per assaggiare il vino (è un importante centro agricolo) e per conoscere Pier Paolo Pasolini. Qui si trova la casa materna (anche se lo scrittore nacque a Bologna nel 1922). Ci sono tante cose da vedere ma il tempo strige e ci siamo limitata visitare l’Abbazia Benedettina di Santa Maria in Sylvis. L'eleganza della Spiritualità. L'antica Abbazia Benedettina Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena, fondata nella prima metà dell'VIII secolo, ospita una vasta esposizione di reperti lapidei e sculture, dall'epoca romana fino al Medioevo.
L'Abbazia, devastata dagli Ungari nel 889, risorse fortificata e assunse l'aspetto di castello medioevale con un sistema difensivo formato da torri e fossati. Dell'antica Abbazia di Sesto al Reghena, puoi oggi osservare la torre d'ingresso risalente alla fine del '400, la basilica, la residenza dell'abate (oggi Municipio), la cancelleria abbaziale e la canonica. La Basilica eretta nelle forme romanico-bizantine (tre navate, cripta interrata e presbiterio sopraelevato) è decorata da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto (1316-1320). Nella cripta si conservano l'urna di Santa Anastasia, splendido monumento di età longobarda, la quattrocentesca Pietà in pietra arenaria da attribuire ad un maestro tedesco, e l'Annunciazione risalente agli inizi del XIV secolo.
L'Abbazia Benedettina Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena è stata fin dalle origini impreziosita dalle donazioni di Carlo Magno che potrai ritrovare raffigurato nel ciclo di affreschi cavallereschi (di carattere profano) della loggetta situata alla sinistra dell'ingresso.
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