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Francia e Iran - La Francia vigile sui colloqui USA-Iran



Maddalena Celano (Assadakah News) - Nel corso del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha espresso una posizione cauta ma aperta rispetto alla recente ripresa dei colloqui tra Stati Uniti e Iran. “Accogliamo con grande favore questo approccio,” ha dichiarato Barrot, riferendosi all'iniziativa diplomatica avviata da Washington nel fine settimana. Tuttavia, ha anche sottolineato che Parigi non abbasserà la guardia, mantenendo una posizione vigile in coordinamento con i partner europei, in particolare Regno Unito e Germania.




“Vigileremo affinché ogni possibile negoziato sia pienamente allineato con i nostri interessi di sicurezza,” ha affermato il capo della diplomazia francese, rimarcando le preoccupazioni di lungo corso legate al programma nucleare iraniano. Barrot non ha esitato a definire tale programma “una minaccia significativa per il territorio francese ed europeo”, facendo eco agli allarmi lanciati in passato sia dall’intelligence occidentale sia dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

Nel suo intervento, il ministro ha inoltre anticipato l’attesa per il prossimo rapporto dell’AIEA, a cura del direttore generale Rafael Mariano Grossi, che dovrebbe fare il punto sui progressi, o eventualmente sulle violazioni, del programma nucleare iraniano. “Tra qualche settimana – ha precisato Barrot – aspettiamo il rapporto che dovrebbe illustrare o quantomeno riferire sui progressi di questo programma.”

Le parole del ministro francese si inseriscono in un contesto geopolitico particolarmente delicato, segnato dalle tensioni in Medio Oriente e dalla volontà dell’Unione Europea di non farsi trovare impreparata di fronte a eventuali sviluppi che possano compromettere la sicurezza del continente.

Se da un lato la riapertura del dialogo tra Washington e Teheran fa sperare in una nuova stagione di diplomazia, dall’altro resta alta la diffidenza europea verso le reali intenzioni del regime iraniano. La posizione francese, ferma ma aperta alla cooperazione, riflette l’equilibrio che l’Europa cerca di mantenere: favorire il dialogo senza rinunciare alla tutela dei propri interessi strategici.




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