Roma – L’Associazione Italo-Araba Assadakah, rappresentata dal responsabile Relazioni Internazionali, Talal Khrais, e la Fondazione “Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra“, rappresentata dal presidente, Francesco Terrone, hanno concluso un protocollo di Intesa per iniziative comuni e promozione di scambi culturali ed economici fra l’Italia, Paesi arabi e del Mediterraneo.
Lo stesso Francesco Terrone ha commentato l’accordo e ha confermato la donazione di un contributo per le riparazioni dei gravi danni causati alla sede della Agenzia Nazionale Informazione dalla terribile esplosione del 4 agosto 2020, e per Beirut, che sta ancora scontando le conseguenze dell’incidente.
-Cosa caratterizza il Protocollo di Intesa con Assadakah?
-”Sostanzialmente si tratta di promuovere iniziative comuni in campo culturale, sociale e imprenditoriale, per incrementare l’interscambio fra le sponde del Mediterraneo. Lavorare insieme, basandoci sul principio che la diversità unisce e sviluppa. Per questo coinvolgeremo Enti ufficiali, università, istituti di ricerca e molto altro”-
-Un lavoro non facile, ma entusiasmante
-”Certamente, con l’obiettivo di diffondere la cultura della Pace e della convivenza”-
-Ma nello specifico, quali sono le iniziative?
-”Anzitutto la promozione e il coinvolgimento di tutti i cittadini e delle autorità civili e religiose, per progetti di interscambio, con particolare attenzione a informazione, stampa, politica comune, scuola, perché la parola ha un potere immenso”-
-Solidarietà soprattutto, con un importante contributo di 4.000 euro per Beirut che sta vivendo ancora le conseguenze della catastrofe del 4 agosto 2020, e le la ristrutturazione della sede della NNA, agenzia dell’informazione-
-”Certamente la solidarietà anche a livello pratico è un elemento che deve seguire alle parole, alle promesse, perché non basta parlare. Ci vogliono anche dimostrazioni pratiche…”-
-Nel frattempo porta avanti anche una battaglia culturale, anzi, si può dire etimologica…-
-”Un impegno che porterà al riconoscimento ufficiale dell’origine del nome della mia famiglia e alla verità appunto etimologica, letteraria e storica. Insomma, alla semplice verità, come dicevo”-
-…I migliori “in bocca al lupo”-
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