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Firenze –Incontro vescovi-sindaci: “Mediterraneo frontiera di pace”

Talal Khrais - "Entriamo in una settimana storica per Firenze e la Toscana, che culminerà domenica 27 febbraio, con la presenza in Santa Croce di Papa Francesco e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questa iniziativa invia un messaggio di pace e dialogo quantomai importante". Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenuto alla presentazione dell'incontro fra vescovi e sindaci del Mediterraneo, che si terrà nel capoluogo toscano dal 23 al 27 febbraio e che si concluderà con la visita del pontefice e del capo dello Stato. “L'incontro di sindaci e vescovi a Firenze - ha aggiunto Giani - da una parte esprime il senso della realtà del Mediterraneo, rievocando i “Colloqui sul Mediterraneo” di Giorgio La Pira; dall'altro rivolge l'occhio alle tensioni fra Russia e Ucraina, e alla situazione che oggi mette più seriamente a rischio la pace. Firenze e Kiev sono gemellate dal 1978 e la capitale ucraina da sempre è definita la seconda Gerusalemme, perché importante punto di incrocio fra chiesa cattolica, chiesa ortodossa e mondo islamico, ed è anche geograficamente il cuore dell'Europa perché rappresenta il reale baricentro geografico del continente. Con questa iniziativa, Firenze la Toscana, confermano la vocazione di terra di pace e dialogo".

Una dichiarazione firmata da vescovi e sindaci, da consegnare a Papa Francesco, perché il Mediterraneo diventi sempre di più "frontiera di pace", concluderà il convegno dei primi cittadini del Mediterraneo.

“All'incontro dei sindaci, con 65 delegati da 15 paesi e tre continenti, interverrà anche il direttore generale dell'Unesco, che terrà un discorso di apertura venerdì mattina. Ci sarà poi il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, nella tavola rotonda di sabato pomeriggio, che sarà conclusa dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, come ha spiegato il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, il quale ha presentato l'appuntamento insieme all'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, in video-collegamento con il presidente della CEI, Gualterio Bassetti.

Ci saranno interventi video anche dei cantanti Sting e Andrea Bocelli sul tema dell'arte, e un messaggio di del principe Carlo di Inghilterra, da anni impegnato sul fronte del cambiamento climatico. L'evento segue il sentiero tracciato dal “sindaco santo” Giorgio La Pira, che in piena Guerra Fredda organizzò, dal 1958 al 1964, i "Colloqui Mediterranei".

L'incontro dei vescovi, nel complesso di Santa Maria Novella, sarà aperto il 23 febbraio dalla prolusione del presidente della CEI, Gualtiero Bassetti, e ad ascoltarlo ci sarà anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che si intratterrà a Firenze per tutto il pomeriggio. Sabato l'appuntamento fra sindaci e vescovi porterà alla stesura della dichiarazione da consegnare al Papa, atteso per domenica, prima a Palazzo Vecchio, dove incontrerà un gruppo di rifugiati e profughi, e poi nella basilica di Santa Croce, dove celebrerà la messa, alla presenza anche del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Tutta la città è interessata e coinvolta nell'organizzazione del convegno “Mediterraneo frontiera di pace - ha assicurato l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori - Quelli che si svolgeranno a Firenze sono due incontri che raccolgono l'eredità di La Pira, e che confluiranno nella giornata di sabato in un confronto comune da cui si auspica possa uscire anche una voce comune. Poi il tutto sarà suggellato da una visita del Santo Padre a Firenze.

Oltre che dall’Italia, religiosi e primi cittadini arriveranno da Albania, Algeria, Armenia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Egitto, Francia, Grecia, Iraq, Israele, Libano, Libia, Lituania, Lussemburgo, Marocco, Montenegro, Malta, Portogallo, Spagna, Serbia, Slovenia, Tunisia e Turchia, Ucraina. A seguire l’evento, oltre 360 giornalisti accreditati.

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