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Immagine del redattorePatrizia Boi

Fed. Russa - Il Natale con il Pianista Tarasevich-Nikolaev

Il Pianista russo Arsenij Tarasevich-Nikolaev alla Casa Russa a Roma, Concerto di Natale

Patrizia Boi (Assadakah News) - La Casa Russa a Roma quest'anno ha concluso i suoi eventi sabato 21 dicembre alle ore 18:30 con il Concerto di Musica Classica di Natale e Capodanno del Pianista Arsenij Tarasevich-Nikolaev, un giovane talento russo di poco più di trent'anni e già molto celebre.


Il Concerto è stato presentato dalla Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova, che ha ringraziato il numeroso pubblico che riempiva ogni spazio, come sempre accade per tutti gli eventi della Casa Russa. La Pushkova ha spiegato agli spettatori che i musicisti russi amano esibirsi nella 'splendida sala dai soffitti affrescati e dai superbi lampadari in cristallo' perché si trovano sempre davanti a uno spettatore colto, capace di percepire le note, i silenzi, gli alti e i bassi, i momenti di acme e quelli di intimo raccoglimento, di interagire con l'artista nelle fasi cruciali del concerto, di calibrare gli applausi senza interrompere la concentrazione del musicista in scena. Spettatori italiani e russi, all'unisono, entrambi appassionati e interessati allo scambio culturale. La Direttrice ha poi dichiarato:


«Quest'anno la Casa Russa ha celebrato il 220° Anniversario della nascita del grande compositore russo Mikhail Glinka, il 215° Anniversario della nascita dello Scrittore russo Nikolaj Gogol, il 225° Anniversario della nascita del Pittore russo Karl Brjullov, il 225° Anniversario della nascita del Poeta russo Aleksandr Puškin, il 135° Anniversario della Nascita della grande poetessa russa Anna Akhmatova, l'85° Anniversario della cantante lirica Elena Obraztsova, ha realizzato la Mostra “Russia and BRICS countries in the cultural dimension: THE NEW ART OF THE NEW WORLD” e la Tavola Rotonda “Processo di integrazione BRICS 2024. Analisi e valutazioni della presidenza russa e del 16° vertice di Kazan”, ha realizzato il grande concerto di Musica Sacra russa alla Basilica di San Vitale, ha celebrato il Centenario della morte di Giacomo Puccini con un concerto e una mostra, e poi tha fatto conoscere tanti giovani musicisti, tanti nuovi nomi, tanti pianisti russi promettenti della nuova generazione che sono di certo conquisteranno il mondo...infine, oggi, a chiusura dell'anno 2024, stiamo per assistere al concerto di Natale e Capodanno con il nostro Pianista Arsenij Tarasevich-Nikolaev...».

La Direttrice della Casa Russa a Roma, Daria Pushkova

Come ha spiegato sempre la Pushkova, Arseny Tarasevich-Nikolaev, nato il 21 febbraio 1993 a Mosca, è un pianista concertista russo di spicco. Nipote della rinomata pianista Tatiana Nikolaeva, ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di quattro anni, debuttando in concerto all'età di 5 anni, e quando ne aveva 9, si è esibito per la prima volta con la Bryansk City Chamber Orchestra, suonando il Quinto Concerto di Bach.


Dal 2000 al 2011, ha frequentato la Scuola Centrale di Musica del Conservatorio Statale Čajkovskij di Mosca, sotto la guida di Alexander Mndoyants. Successivamente, ha proseguito gli studi al Conservatorio di Mosca con illustri insegnanti quali Nikolai Lugansky, Sergey Dorensky, Andrey Pisarev e Pavel Nersessian, completando il percorso post-laurea nel 2018. Nel 2017, ha ampliato la sua formazione presso l'International Piano Academy Lake Como in Italia.


Nel corso della sua carriera, Tarasevich-Nikolaev ha ottenuto numerosi riconoscimenti in competizioni internazionali:


  • 2003: 1º Premio al Concorso Pianistico "Le Muse" in Italia.

  • 2005: Grand Prix al Concorso Pianistico Internazionale di Kaliningrad.

  • 2008: 1º Premio al Concorso Internazionale Strumentale e Vocale "Rovere d’Oro" e al Concorso "New Names" a Mosca.

  • 2012: 1º Premio al 5º Concorso Pianistico Scriabin a Mosca.

  • 2013: 2º Premio e Premio Speciale per l'esecuzione di musica russa al Cleveland International Piano Competition.

  • 2014: 2º Premio all'International Edvard Grieg Piano Competition a Bergen.

  • 2016: 2º Premio al Sydney International Piano Competition.

  • 2017: 1° Premio Internazionale dell'Accademia Chigi (Siena, Italia).


Il suo successo a Sydney ha portato alla firma di un contratto discografico con Decca Classics e Universal Music Australia. Nel 2015, ha pubblicato il suo album di debutto con opere di Debussy e Ravel per l'etichetta Acousence.


Il suo repertorio spazia dai classici russi come Rachmaninov e Scriabin a compositori impressionisti come Debussy e Ravel, evidenziando la sua versatilità e profondità interpretativa.

Un primo piano del pianista Arsenij Tarasevich-Nikolaev subito dopo il Concerto alla Casa Russa a Roma

Oggi il trentaduenne musicista collabora con le più famose orchestre e direttori d'orchestra e si è esibito in diversi paesi: Italia, Gran Bretagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Danimarca, Svezia, Norvegia, Israele, Polonia, Lituania, Germania, Cina, Giappone, Stati Uniti, Messico, Australia. Arsenij Tarasevich-Nikolaev è considerato uno dei pianisti più brillanti e promettenti della nuova generazione.


Il programma del concerto è stato il seguente:


Ludwig van Beethoven

Sonata op. 27 n. 1 "Quasi una fantasia" in mi bemolle maggiore

Andante. Allegro. Andante

Allegro molto veloce

Adagio con espressione

Allegro vivace


Edvard Grieg

Immagini dal tono poetico op. 3 N° 1, 3, 4

Trolltog e notturno da "Pezzi Lirici" op. 54

Giorno di nozze a Troldhaugen da "Pezzi Lirici" op. 65


Petr Čajkovskij

Febbraio, Marzo, Dicembre da "Le Stagioni"


Sergej Rachmaninov

Momenti musicali n. 4, 5, 6


Acclamatissimo dal pubblico che lo ha ascoltato in religioso silenzio per non distrarre la sua intensa concentrazione e per non perdere nemmeno una sfumatura della sua esibizione fatta di una tecnica raffinatissima, una espressione musicale intensa e appassionata, un movimento del corpo e delle mani in perfetto dialogo con la musica, nessuna sbavatura.


Il pubblico ha applaudito più volte e il pianista ha fatto il bis, il ter, ecc. mostrando una concentrazione infinita, una interpretazione geniale, una volontà ferrea.

In prima fila era seduto Don Elio Lops, parroco di San Vitale al Quirinale, il quale è davvero esperto di musica, ha acclamato l'esibizione del giovane russo e alla fine del concerto ha dichiarato entusiasta «Questo ragazzo è pazzesco, ha eseguito con una vitalità e con una passione questi pezzi celebri e poco eseguiti dagli artisti perché richiedono una capacità tecnica ed espressiva che pochi riescono ad avere in questo modo. Di certo anche il contesto lo ha aiutato molto, la bellezza del luogo, il livello di attenzione del pubblico. Ha eseguito i brani di Sergej Rachmaninov in maniera impeccabile, perfetta senza la minima sbavatura, non ha saltato una nota». A fianco a Don Elio Lops era seduta una nota critica musicale, Livia Bidoli, Direttore Responsabile ed editoriale di gothicNetwork.org, il portale delle recensioni, testata giornalistica online musica, cinema, arte, teatro e libri e ha annuito mentre il parroco parlava aggiungendo «una perizia tecnica finissima, un portato di commozione che ha saputo rivelare al pubblico in modo raffinatissimo». Insomma il pubblico alla fine era raggiante, sia chi comprendeva tecnicamente la musica, si chi solo la apprezzava per la sua bellezza.


Alla fine sono riuscita anche a fare una domanda al giovane talento che ha davvero eseguito molti pezzi oltre al programma previsto e sempre con la stessa intensità, grazie alla traduzione della Pushkova e lui felicissimo ha risposto «questo è il primo concerto che riesco a fare a Roma, grazie all'opportunità offerta dalla Casa Russa e spero che ce ne siano tanti altri».


Rammentiamo che il Natale nella Tradizione Ortodossa Russa viene celebrato il 7 gennaio, seguendo il calendario giuliano, in ritardo di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano. Questa festività è ricca di riti religiosi, simboli e tradizioni che riflettono secoli di cultura e spiritualità.

Natale ortodosso in Russia

Il Natale russo è preceduto da un periodo di digiuno della Natività, che dura 40 giorni e termina il 6 gennaio. Durante questo periodo, i fedeli evitano carne, latticini e altri cibi ricchi, concentrandosi sulla preghiera e sulla purificazione spirituale.


Il 6 gennaio è un giorno di profonda preparazione spirituale:


  • La cena della Vigilia: Tradizionalmente, le famiglie consumano un pasto semplice chiamato Sochelnik, che include la kutia, una pietanza a base di grano o riso con miele, frutta secca e semi di papavero. La tavola è spesso decorata con paglia per simboleggiare la mangiatoia di Betlemme.


  • La liturgia notturna: La celebrazione culmina con la Divina Liturgia nella notte del 6 gennaio, nelle cattedrali e chiese illuminate da candele. I canti sacri e i riti ortodossi creano un’atmosfera di solennità e pace.


I Simboli e Tradizioni sono molto simili ai nostri:

  • Albero di Natale e decorazioni: Sebbene introdotto durante l’epoca zarista e rimosso dai bolscevichi, l’albero è tornato in auge dopo la caduta dell'Unione Sovietica, diventando un simbolo delle festività.


  • Canti natalizi (Kolyadki): Gruppi di giovani e bambini cantano canti natalizi tradizionali, spesso ricevendo dolci o doni in cambio.


  • Babbo Natale Russo: Ded Moroz (Nonno Gelo) e sua nipote Snegurochka (Fanciulla di Neve) portano regali ai bambini, ma sono più legati al Capodanno che al Natale.


Il Natale è seguito da un periodo di celebrazioni chiamato Svyatki, che dura fino all’Epifania il 19 gennaio. Durante questo periodo si svolgono feste, incontri familiari e riti tradizionali come i bagni rituali nell’acqua ghiacciata per purificarsi.


La comunità ortodossa in Italia, inclusa quella russa a Roma, mantiene vive le tradizioni natalizie, adattandole al contesto locale. Il Natale viene celebrato con una combinazione di elementi liturgici e culturali che riflettono le usanze dei paesi d'origine dei fedeli.


A Roma ci sono due Chiese Ortodosse:


  • La Chiesa Ortodossa Russa di Santa Caterina d'Alessandria (vicino a Piazza Venezia): il principale luogo di culto per i fedeli ortodossi russi. Qui si celebra la Divina Liturgia della Natività il 6 gennaio sera o il 7 gennaio mattina, in un’atmosfera suggestiva e spiritualmente intensa.


  • La Basilica di San Nicola Taumaturgo (in zona Via Palestro) serve comunità ortodosse di varie nazionalità, inclusi fedeli russi, ucraini e moldavi.

La messa nel Tempio di San Nicola Taumaturgo a Roma - Foto dal Web

Anche a Roma, le famiglie ortodosse rispettano le tradizioni natalizie:


  • Cene della Vigilia: La preparazione della kutia e altri piatti tradizionali è centrale. Alcune famiglie organizzano pasti comunitari per celebrare insieme la festa.


  • Canti e processioni: Dopo la liturgia, si svolgono processioni e momenti di preghiera comunitaria.


  • Scambi di doni: Sebbene meno centrale rispetto al Capodanno, lo scambio di regali tra parenti e amici avviene spesso nel giorno di Natale.


Molti fedeli ortodossi a Roma, come Integrazione con la Tradizione Italiana, partecipano anche alle celebrazioni natalizie italiane, come i mercatini e le attività nelle scuole. Tuttavia, il rispetto delle date e dei riti tradizionali ortodossi resta un elemento identitario fondamentale per queste comunità.

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