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Expo Dubai - "Lazio, terra di cinema"

Assadakah News - La regione di Roma porta a Expo Dubai i suoi settori cinematografici e audiovisivi per raccontare e diffondere il valore di uno straordinario settore della cultura e della creatività italiana

La Regione Roma ha inaugurato a Expo Dubai la Settimana "Lazio, Terra di Cinema", con l'obiettivo di aumentare le opportunità di investimento estero e sostenere le partnership internazionali delle imprese laziali sui mercati esteri, in particolare su quelli arabi, asiatici, mediterranei e nordafricani . L'evento è realizzato e finanziato dalla Regione Lazio, in collaborazione con Cinecittà e Roma Lazio Film Commission.

Il Lazio è la prima regione italiana ad aderire al Padiglione Italia con l'obiettivo di sostenere il proprio ecosistema economico di innovazione e ricerca e promuovere le eccellenze del territorio che contribuiscono a fare del Lazio la prima regione italiana per valore monetario e occupazionale nel settore dei beni culturali e industrie creative.

Lo scorso anno il Lazio ha confermato la sua posizione (primo in Italia e secondo in Europa), per investimenti nel settore cinematografico, con uno stanziamento di circa 30 milioni di euro nel 2021.

"Non ci siamo fermati durante la pandemia e continueremo a investire nel settore dell'audiovisivo anche in futuro: il Lazio è sempre più una "Terra di Cinema". Le statistiche mostrano che siamo al primo posto in Italia per numero di imprese attive nei settori cinema, radio e tv e al secondo posto in Europa per investimenti in questo settore.Circa il 44% degli addetti del settore lavora nel Lazio.

Il cinema è un terreno fertile per la crescita economica e culturale della nostra regione e del nostro Paese. Per questo abbiamo investito quasi 150 milioni di euro dall'inizio del nostro mandato, utilizzando anche fondi europei e creando strumenti innovativi, come i bandi per sceneggiature e quelli per promuovere il nostro cinema a livello internazionale. Abbiamo incentivato la nascita di nuove produzioni capaci di esaltare le bellezze del nostro territorio e di guardare oltre i confini, generando opere di alta qualità apprezzate e premiate in Italia e all'estero. Vogliamo che questo numero cresca di più. Proprio per questo promuoviamo iniziative nelle scuole, nei quartieri e nei territori, attraverso il finanziamento di corsi di formazione per i nostri talenti e per le sale cinematografiche più moderne e aggiornate. Il cinema è uno strumento per far conoscere il Lazio nel mondo, ed Expo Dubai è senza dubbio un'importante occasione per promuovere il nostro cinema e il nostro territorio", ha affermato Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.

La grande mostra "Lazio Land of Cinema - The Land of Magic Craftsmanship", a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de Navasques - i due fondatori del progetto AI Artisanal Intelligence - accende i riflettori sulle attività cinematografiche del Lazio per Expo Dubai 2020. È sulla riscoperta culturale attraverso l'esposizione di oggetti e oggetti di scena realizzati da grandi professionisti del settore, come artigiani, creativi, artisti e tecnici. La mostra è anche un'occasione per offrire ai giovani la possibilità di conoscere e conoscere mestieri che comportano competenze e professionalità straordinarie.

La mostra racconta il passato, il presente e il futuro del Lazio proprio come episodi di una serie, con una scenografia unica dove oggetti, costumi e accessori sono affiancati da uno sfondo di immagini di centri di produzione e formazione della regione, come il Centro Sperimentale di Fotografia (Centro Sperimentale di Fotografia), gestito da Lazio Film Commission, e la Scuola Gian Maria Volonté.

Una wunderkammer divisa in grandi vetrine che raccontano la cultura del cinema laziale. Una tradizione che recupera i materiali di produzione, in sintonia con la strategia contemporanea dell'economia circolare, e fedele al concetto di reinvenzione, che dice che un costume non muore mai.

“La mostra 'Lazio Land of Cinema – The Land of Magic Craftsmanship', promossa dalla Regione Lazio, celebra proprio quelle imprese artigiane che tramandano da generazioni la capacità di lavorare per il mondo del cinema a livello internazionale”, afferma Quirino Briganti, coordinatore di Expo 2020 Dubai per la regione Lazio. “La mostra espone costumi e oggetti di scena, oltre a immagini di luoghi delle più importanti produzioni del cinema italiano, che hanno fatto la storia del nostro cinema. È un viaggio visivo davvero suggestivo che evoca set cinematografici indimenticabili e pluripremiati come, ad esempio, Ben Hur, Satyricon di Fellini, Freaks Out e Pinocchio di Garrone.Il Lazio, e la città di Roma, stanno diventando sempre più Terra di Cinema, con un distretto industriale e artigianale unico nel suo genere nel mondo e che stiamo promuovendo al Dubai Expo".

La mostra propone un racconto in cui le storie si ripetono reinventandosi allo stesso tempo, come la magia del circo che rivive nei costumi dei "Clowns" di Federico Fellini, realizzati dalla Sartoria Farani, capolavoro futurista di Danilo Donati , che a loro volta prendono nuova vita nei tre personaggi circensi di "Freaks Out" di Gabriele Mainetti, con i costumi realizzati da Meri Montaldo. In mostra anche i cappelli e le forme in legno per realizzarli, come quelli dei "Pirati dei Caraibi" e "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini realizzati dallo studio Pieroni. Oppure le parrucche, capolavori di Rocchetti e Rocchetti, materializzazioni delle visioni di Federico Fellini in "Casanova" e "Satyricon".

La mostra presenta gli effetti speciali di Leonardo Cruciano, autore dei vampiri di "Don't kill me" di Andrea de Sica, insieme agli oggetti di scena e alle armature della storica azienda Rancati, con le scarpe realizzate da Pierantoni, realizzate per grandi produzioni come Domina. In mostra anche il genio femminile delle sorelle Giussani, che dà vita a Diabolik, illustrato nella versione degli anni '60 e ora in quella di prossima pubblicazione dei Manetti Bros, che comprende due costumi per Eva Kant disegnati dalla giovane Ginevra De Carolis.

Le armature realizzate da Costumi d'Arte Peruzzi raccontano l'evoluzione immortale dei nostri costumi, unici al mondo per la loro qualità, come quelli che si trovano nei film "Ben Hur", "Cleopatra", il "Gladiatore" o nell'epica serie "Game of Thrones" e "Vichinghi".

La storia prosegue con le tre sculture realizzate da Gianni Gianese per la scenografia di Dante Ferretti per "La città delle donne" di Federico Fellini, affiancate alle immagini di Cinecittà come sfondo. La testa di Venusia, realizzata da Mekane, segna l'ideale porta d'ingresso alla mostra, sullo sfondo di un'immagine di Cinecittà.

Simbolo della mostra sono i tre Pinocchi del cinema italiano: quello di Luigi Comencini con il burattino di legno dell'artigiano Bartolucci, che ha collaborato con il costumista Piero Gherardi. Il costume ideato dal premio Oscar Danilo Donati, per l'interpretazione di Roberto Benigni nel 2002 e la versione nominata all'Oscar di Matteo Garrone, con il costume realizzato da Massimo Cantini Parrini con Sartoria Tirelli (Sartoria Tirelli), finanziato dal progetto regionale” Lazio Cinema Internazionale".

Per questo particolare progetto la Regione Lazio ha stanziato circa 53 milioni di euro su sei bandi dal 2016. Il settimo bando è in una fase preliminare e avrà ulteriori ricadute in termini di sostegno finanziario alle imprese, le cui opere andranno ad aggiungersi alle 133 coproduzioni finanziate finora. Il progetto coinvolge 188 società di produzione estere, provenienti da 29 paesi. I film finanziati da "Lazio Cinema International" hanno ottenuto 313 premi in prestigiosi festival nazionali e internazionali, oltre a 382 nomination.

La kermesse regionale del cinema e dell'audiovisivo prevede anche il ciclo di proiezioni "Le notti del regista", nell'ambito della rassegna cinematografica curata da ANICA, che si svolge per tutta la durata dell'Expo al Padiglione Italia. Per l'occasione Lazio ha presentato e proiettato il film "Freaks Out" di Gabriele Mainetti, presentato in anteprima nelle sale cinematografiche e realizzato con il contributo di "Lazio Cinema International", insieme alla Roma Lazio Film Commission.

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