Assadakah News - L'Etiopia ha annunciato di aver messo in funzione due nuove turbine della Grand Renaissance Dam (GERD), raddoppiando la produzione di energia elettrica della mega diga sul Nilo, fonte di tensione con i Paesi vicini, in particolare con l'Egitto. L'avanzamento complessivo della Gerd è ora passato dalla fase di costruzione a quella operativa.
Le due turbine che generano 400 MW ciascuna sono entrate in funzione, aggiungendosi alle due già in funzione che generano 375 MW ciascuna, per una potenza complessiva di 1.550 MW, oltre agli sbarramenti che rilasciano altri 2.800 m3/s di acqua ai Paesi a valle. Le prime due turbine, su un totale di 13 previste, sono state messe in funzione nel febbraio e nell'agosto 2022.
Lanciata nel 2011 al costo di 4 miliardi di dollari, la Gerd è stata definita la più grande diga idroelettrica dell'Africa. Dovrebbe generare 5.000 MW, il doppio dell'attuale produzione dell'Etiopia, con una capacità di stoccaggio totale di 74 miliardi di m3.
Situati a valle, Sudan ed Egitto hanno ripetutamente denunciato il progetto "unilaterale" di Addis Abeba, che secondo loro minaccia il loro approvvigionamento idrico. I due Paesi hanno ripetutamente chiesto all'Etiopia di fermare le operazioni di riempimento, in attesa di un accordo tripartito sull'argomento e sulle modalità di funzionamento della diga.
L'Egitto, che dipende dal Nilo per il 97% del suo fabbisogno idrico, continua a rivendicare il diritto storico sul fiume, e a sostenere che la GERD rappresenta una minaccia esistenziale.
Da parte sua, il leader del Sudan, generale Abdel Fattah al-Burhan, nel gennaio 2023 ha dichiarato di essere d'accordo su tutti i punti con il primo ministro etiope Abiy Ahmed, ma ogni discussione è stata sospesa a causa della guerra civile scoppiata in Sudan.
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