top of page
rroggero5

Esclusivo - Gaza: Assadakah incontra Al Fatah

Aboul Nasser Abou Aoun (Assadakah Palestina) - Un incontro con un personaggio di primo piano, che Assadakah ha incontrato a Gaza: Ahmad Hilles dirigente di spicco di Al Fatah, il quale non fa mistero del fatto che la pace è una questione inevitabile per la fine del conflitto israelo-palestinese.

Ahmad Hilles, membro del Comitato Centrale del movimento Fatah nella Striscia di Gaza, ha affermato che il movimento Fatah crede, dalla sua nascita e tutt' ora, nella lotta armata come mezzo necessario per raggiungere la pace, sottolineando che la pace non è un'opzione, ma piuttosto una questione inevitabile per la fine del conflitto israelo-palestinese.

Ahmad Hilles ha aggiunto che il popolo palestinese crede che la pace si raggiungerà, e che il progetto dei governi di destra israeliani fallirà, perché riflette soltanto gli interessi dei sionisti. Ha poi sottolineato che la scelta di Fatah per quanto riguarda il processo di risoluzione politica, non è stata dettata dalla debolezza, e che quando ha combattuto e dichiarato la lotta armata, l’obiettivo era comunque la pace. Anche quando ha scelto la resistenza attiva all'occupazione, con il sostegno della popolazione, lo scopo era il raggiungimento delle condizioni di pace, e quando ha avviato i negoziati, il traguardo è sempre rimasta la pace.

Fatah è un movimento aperto a tutte le forme di lotta, come Ahmad Hilles ha spiegando, negando che il movimento abbia voltato le spalle a qualsiasi forma di resistenza, o che non abbia criminalizzato la lotta contro l'occupazione nella sua storia, indicando che l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, sin dal suo inizio, ha incluso fra i suoi membri coloro che praticavano la lotta sia con le armi che con le parole, e che tutte le forze che hanno combattuto e lottato con l'occupazione hanno resistito, con il sostegno di Fatah, e sostenuto la decisione palestinese.

Le sfide vanno affrontate, e i metodi che i palestinesi devono adottare devono essere in grado di fronteggiare un governo israeliano di destra. La chiave per risolvere queste sfide sta nel raggiungere l'unità palestinese e porre fine alla divisione interna, che ha dato a tutti un pretesto per sottrarsi ai propri obblighi come popolo palestinese. I palestinesi hanno bisogno di azioni concrete per raggiungere la riconciliazione, e tutte le forze devono convergere sul progetto nazionale palestinese, perché le divisioni interne sono una reale minaccia alla resistenza e allo stesso processo di pace”.

In una lettera inviata in qualità di membro del Comitato Centrale di Fatah all’Europa, in particolare all'Italia, Hilles ha esortato i Paesi europei a svolgere un ruolo maggiore nel sostenere la causa palestinese, e nell'eliminare l'ingiustizia che colpisce il e popolo palestinese. Ha sottolineato che l'Italia, fino a molto tempo fa, ha riconosciuto e compreso la preoccupazione palestinese, e credeva nella destra palestinese. Al tempo stesso i palestinesi sono certi che il popolo italiano porti nel cuore e nella mente la necessità di trovare una giusta soluzione alla causa palestinese.

L'Italia è geograficamente la più vicina alla regione araba e al Medio Oriente, e ci sono molti partiti politici italiani che svolgono un ruolo di grande sostegno al popolo palestinese. Il messaggio del cielo e di Cristo che viene dalla Palestina, porta amore e pace, e la Palestina merita dagli europei e dai popoli liberi del mondo di vedersi riconoscere e restituire tale messaggio raggiungendo sicurezza, pace e stabilità. E’ necessario che l’Europa abbia una posizione più indipendente da quella americana, e buoni rapporti con i suoi vicini dall'altra parte del Mediterraneo”.

Comments


bottom of page