
Patrizia Boi (Assadakah News) - Un'ambiziosa impresa scientifica è in corso presso il Dipartimento di Studi Storici dell'Università di Torino: la ricostruzione sistematica del pensiero di Crisippo di Soli (III secolo a.C.), uno dei filosofi stoici più influenti dell'antichità, considerato il padre della logica stoica.
Grazie a un finanziamento di due milioni di euro dalla Commissione Europea attraverso l'ERC-Consolidator Grant APATHES, una task force interdisciplinare di studiosi e istituzioni di prestigio internazionale - tra cui l'Universität Wien, la Transylvania University (KY, USA) e l'Université Laval (Québec, Canada) - è al lavoro per svelare i segreti di un pensiero che ha plasmato la nostra tradizione filosofica.
Crisippo di Soli

Crisippo di Soli (280-206 a.C.) fu uno dei più importanti filosofi stoici dell'antichità, spesso considerato il "secondo fondatore" della Stoa dopo Zenone di Cizio. Nato a Soli, in Cilicia (nell'odierna Turchia), Crisippo si trasferì ad Atene, dove divenne discepolo di Cleante, successore di Zenone. Alla morte di Cleante, assunse la guida della scuola stoica, contribuendo in modo decisivo a sistematizzarne la dottrina.
Crisippo scrisse oltre 700 opere, molte delle quali perdute, ma la sua influenza fu enorme. Cicerone lo definì "la colonna dello Stoicismo", sottolineando il suo ruolo nel consolidamento della filosofia stoica.
I suoi contributi spaziarono in tre aree principali: logica, fisica ed etica.
Logica - Crisippo sviluppò una teoria formale della logica proposizionale, anticipando concetti che sarebbero stati ripresi solo secoli dopo. Introdusse il concetto di "lekton" (ciò che è significato), fondamentale per la teoria del linguaggio.
Fisica - Elaborò una visione del cosmo basata sul determinismo e sul panteismo, sostenendo che tutto è governato da una ragione universale (il Logos).
Etica - Affermò che la virtù è l'unico bene e che le emozioni derivano da giudizi errati, proponendo l'ἀπάθεια (assenza di passioni) come ideale di vita.
La sua morte, secondo la tradizione, fu bizzarra: si dice sia morto per una risata eccessiva dopo aver visto un asino mangiare dei fichi. Nonostante la perdita di gran parte delle sue opere, il suo pensiero influenzò profondamente la filosofia antica e moderna, rendendolo una figura chiave della tradizione stoica.
Un tesoro nascosto tra i papiri di Ercolano

L'obiettivo principale di questo progetto è la realizzazione della prima edizione moderna del trattato Sulla Provvidenza di Crisippo, un'opera in almeno cinque libri di cui possediamo testimonianze quasi esclusivamente indirette.
Due papiri di Ercolano - il PHerc. 1421 e il PHerc. 1038, custoditi nell'Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli 'Vittorio Emanuele III' - rappresentano gli unici manoscritti a noi pervenuti di quest'opera fondamentale.
Tecnologie all'avanguardia per decifrare il passato

Per decifrare questi testi antichi, il team di ricerca utilizzerà le più avanzate t*, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC) di Napoli.
Questa metodologia permetterà di ottenere immagini di altissima qualità, rivelando dettagli nascosti e consentendo agli studiosi di distinguere con precisione 'sovrapposti' e 'sottoposti' presenti nei papiri, una sfida particolarmente complessa nel caso dei papiri ercolanesi.
Ricostruire un mosaico di frammenti
Saranno inoltre applicate tecniche bibliometriche e matematiche per ricostruire la lunghezza originale dei rotoli e la sequenza esatta dei frammenti superstiti, un lavoro certosino che permetterà di ricomporre il mosaico del pensiero di Crisippo.
Ad operare stabilmente a Napoli per questo progetto sarà una nuova giovane collaboratrice del team APATHES di Torino, la Dr. Rosanna Malafronte, che discuterà a breve la sua tesi dottorale sul PHerc. 1025 (un difficile testo di etica epicurea) presso l'Università di Pisa.
Un contributo fondamentale alla storia della filosofia
Questo progetto avrà un impatto significativo non solo sulla papirologia, ma anche sulla storia della filosofia antica. Gli Stoici, a differenza degli Epicurei, credevano che l'universo fosse governato da un ordine razionale e che ogni evento avesse una sua giustificazione.
Il lavoro del team permetterà di approfondire questi e altri temi fondamentali del pensiero stoico, tra cui la relazione tra fato e necessità, il problema della teodicea e quello della libertà umana.
Un team di esperti internazionali

Il Prof. Christian Vassallo, che ha quasi portato a termine, in collaborazione con il Dr. Fabian Ruge, esperto di logica stoica, la nuova edizione critica delle Ricerche Logiche di Crisippo trasmesse dal PHerc. 307, coordinerà anche gli aspetti ermeneutici e storico-filosofici dell'analisi dei papiri crisippei del trattato Sulla Provvidenza.
Fondamentale sarà la collaborazione con i colleghi Proff. George Karamanolis, David Kaufman e Bernard Collette, autore quest'ultimo della più recente monografia sul concetto stoico di provvidenza (in greco, πρόνοια).
Una nuova luce sul pensiero stoico
Questa sinergia interdisciplinare e internazionale consentirà di ottenere una nuova edizione critica senza precedenti dei frammenti fisico-teologici di Crisippo, aprendo nuove prospettive di ricerca sulla filosofia stoica e sulla comprensione dell'ordine del mondo secondo il pensiero greco di età ellenistica.
Come ha dichiarato il Prof. Vassallo:
«Questa è un'opportunità unica per ricostruire il pensiero di uno dei filosofi più importanti della storia, un pensiero che ha influenzato profondamente la nostra cultura e il nostro modo di intendere il mondo».
Questo progetto rappresenta una vera e propria rivoluzione per la storia della filosofia antica, un'occasione straordinaria per ascoltare la voce di Crisippo attraverso i secoli e per comprendere più a fondo le radici del nostro pensiero.

*Macro X-ray Fluorescence Scanning
*La macro-fluorescenza a raggi X a scansione (o MA-XRF, dall'inglese Macro X-ray Fluorescence Scanning) è una tecnica avanzata di analisi non distruttiva utilizzata in archeologia, conservazione e studi di manufatti antichi, come i papiri. Questa metodologia permette di ottenere informazioni dettagliate sulla composizione chimica di un oggetto senza danneggiarlo, rendendola particolarmente utile per lo studio di materiali fragili e preziosi come i papiri.
Come funziona la macro-fluorescenza a raggi X a scansione?
Emissione di raggi X: un fascio di raggi X viene diretto sulla superficie del papiro. Quando i raggi X colpisono il materiale, interagiscono con gli atomi che lo compongono.
Eccitazione degli atomi: i raggi X trasferiscono energia agli elettroni degli atomi, eccitandoli. Quando questi elettroni tornano al loro stato energetico originale, emettono energia sotto forma di raggi X secondari, chiamati raggi X fluorescenti.
Rilevazione della fluorescenza: un rilevatore misura i raggi X fluorescenti emessi. Ogni elemento chimico emette raggi X con una lunghezza d'onda specifica, che funge da "impronta digitale" per identificare gli elementi presenti nel papiro.
Scansione della superficie: il fascio di raggi X viene spostato in modo sistematico su tutta la superficie del papiro, creando una mappa dettagliata della distribuzione degli elementi chimici. Questa mappa può rivelare la presenza di inchiostri, pigmenti, tracce di scrittura o decorazioni che non sono visibili a occhio nudo.
Questa tecnica presenta i seguenti vantaggi: a) Non distruttiva: non richiede il prelievo di campioni, preservando l'integrità del papiro; b) Ad alta risoluzione: fornisce mappe dettagliate della composizione chimica, anche su aree molto piccole; c) Multielemento: rileva simultaneamente la presenza di diversi elementi chimici, come ferro, rame, piombo, calcio e altri, spesso associati a inchiostri o pigmenti; Applicabile a materiali fragili: ideale per papiri, pergamene e altri manufatti antichi che non possono essere manipolati eccessivamente.
La macro-fluorescenza a raggi X a scansione è particolarmente utile se viene applicata sui papiri per: a) Leggere testi illeggibili: in alcuni casi, l'inchiostro originale può essere sbiadito o coperto da strati di sporco o detriti. La tecnica permette di identificare tracce di elementi come il ferro (presente negli inchiostri ferrogallici) o il carbonio (negli inchiostri a base di carbone), rendendo possibile la lettura di testi altrimenti invisibili; b) Studiare la composizione degli inchiostri: la tecnica può rivelare la presenza di specifici pigmenti o leganti, fornendo informazioni sulla tecnologia di produzione degli inchiostri e sulla provenienza dei materiali; c) Identificare correzioni o riscritture: spesso i papiri sono stati riutilizzati o corretti. La MA-XRF può distinguere tra diversi strati di inchiostro, rivelando modifiche o aggiunte successive; d) Mappare decorazioni e illustrazioni: nei papiri decorati, la tecnica può identificare i pigmenti utilizzati per le illustrazioni, aiutando a ricostruire la storia artistica e culturale del manufatto.
Un esempio famoso di applicazione della MA-XRF è lo studio dei rotoli del Mar Morto, dove la tecnica ha permesso di decifrare testi nascosti e di analizzare la composizione degli inchiostri. Inoltre, è stata utilizzata per studiare papiri egizi, manoscritti medievali e altri documenti antichi, contribuendo a svelare segreti storici e culturali.
La macro-fluorescenza a raggi X a scansione rappresenta una delle tecnologie più avanzate per l'analisi di papiri e manufatti antichi. Grazie alla sua capacità di rivelare dettagli invisibili a occhio nudo, questa tecnica sta rivoluzionando il campo dell'archeologia e della conservazione, aprendo nuove possibilità per la lettura e l'interpretazione di testi e decorazioni antiche.
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