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Emirati Arabi Uniti - L'Ospitalità emiratina e il Rito del Gahwa

Immagine del redattore: Patrizia BoiPatrizia Boi
Rito del Caffè arabo (gahwa)
Rito del Caffè arabo (gahwa)

Patrizia Boi (Assadakah News) - L'ospitalità negli Emirati Arabi Uniti e il Rito del Caffè arabo (gahwa) sono molto più di una semplice offerta di una bevanda: rappresentano una tradizione sociale e culturale profondamente radicata, che affonda le sue radici nelle antiche usanze beduine.


Negli Emirati Arabi Uniti, come in gran parte del mondo arabo, l'ospitalità è considerata un valore sacro. Offrire il gahwa ai visitatori non è solo un gesto di cortesia, ma un simbolo di amicizia, rispetto e generosità. In passato, nel deserto, accogliere uno straniero con cibo e bevande era una questione di sopravvivenza, un dovere sociale e religioso. Ancora oggi, questa tradizione si manifesta attraverso gesti rituali come il servizio del caffè e l'accoglienza nei majlis.


Il Caffè Arabo (Gahwa): Origine e Preparazione

Rito del Caffè arabo (gahwa): l'ospitalità ha un valore sacro
Rito del Caffè arabo (gahwa): l'ospitalità ha un valore sacro

Il gahwa è una bevanda storica nella cultura del Golfo, con influenze che risalgono al XIV secolo, quando il caffè arrivò dalla regione etiope dello Yemen. A differenza del caffè occidentale:


  1. È leggero e speziato, preparato con chicchi di caffè leggermente tostati (quindi di colore chiaro) e aromatizzato con cardamomo, chiodi di garofano, zafferano e talvolta acqua di rose.

  2. Viene preparato nella dallah, la tradizionale caffettiera in ottone o rame con un beccuccio allungato.

  3. Non viene zuccherato e si serve caldo in piccole tazzine senza manico chiamate finjan.


Varianti Regionali del Gahwa


A seconda della regione, il gahwa può avere leggere variazioni:


  1. Emirati e Golfo → Più speziato, con forte presenza di cardamomo e zafferano.

  2. Arabia Saudita → Simile alla versione emiratina, ma spesso più chiaro e meno speziato.

  3. Oman e Yemen → Può avere note di zenzero e cannella.

  4. Giordania e Levante → Di solito più scuro e meno speziato, simile al caffè turco.


Il Rituale del Servizio del Gahwa


Servire il gahwa segue un protocollo rigoroso, che riflette rispetto e gerarchia sociale:


  1. Il padrone di casa o il più giovane tra i presenti serve il caffè, un gesto di umiltà e rispetto verso gli ospiti.

  2. Il caffè viene versato con la mano destra, mentre la sinistra è considerata impura.

  3. Il finjan viene riempito solo per un terzo, per evitare che il caffè si raffreddi e per permettere più ricariche.

  4. L'ospite deve bere almeno una tazzina per non essere considerato scortese.

  5. Per indicare che non vuole più caffè, l’ospite deve scuotere leggermente la tazzina.

    Viene preparato nella dallah, la tradizionale caffettiera in ottone o rame con un beccuccio allungato
    Viene preparato nella dallah, la tradizionale caffettiera in ottone o rame con un beccuccio allungato

Un aspetto interessante è che l'ospite più anziano o più importante viene servito per primo, seguito dagli altri in ordine gerarchico.

Il Majlis: il Cuore dell’Ospitalità


Il majlis è il tradizionale spazio di incontro, dove le persone si riuniscono per discutere, socializzare e prendere decisioni importanti. Può essere una stanza privata o una grande tenda, ma in ogni caso rappresenta un simbolo della democrazia sociale beduina.


All'interno del majlis:


  1. Il gahwa è sempre presente e servito in modo cerimoniale.

  2. Si discute di affari, politica, cultura e famiglia.

  3. Gli ospiti sono incoraggiati a esprimere le loro opinioni liberamente.

Nei majlis governativi, anche i leader e gli sceicchi ricevono i cittadini per ascoltare le loro preoccupazioni
Nei majlis governativi, anche i leader e gli sceicchi ricevono i cittadini per ascoltare le loro preoccupazioni

Nei majlis governativi, anche i leader e gli sceicchi ricevono i cittadini per ascoltare le loro preoccupazioni, mantenendo viva questa tradizione di apertura e dialogo.

L'Abbinamento del Gahwa con i Datteri e Altri Dolci


Il caffè arabo è sempre accompagnato da datteri, che aiutano a bilanciare il suo gusto amaro con una dolcezza naturale. Ma esistono anche altri dolci tradizionali serviti con il gahwa:


  1. Luqaimat → Palline di pasta fritta ricoperte di sciroppo di datteri.

  2. Baklava → Dolci di pasta fillo con miele e frutta secca.

  3. Khanfaroosh → Un dolce fritto aromatizzato con zafferano e cardamomo.

Il caffè arabo è sempre accompagnato da datteri
Il caffè arabo è sempre accompagnato da datteri

Il consumo di datteri non è solo una scelta di gusto, ma ha anche un significato religioso e simbolico: il Profeta Maometto era solito spezzare il digiuno del Ramadan con datteri e acqua, quindi offrirli agli ospiti è un gesto di benedizione.


Il Gahwa nella Cultura Moderna

È servito non solo in casa e nei majlis, ma anche durante eventi ufficiali, riunioni di lavoro e persino in aeroporti e hotel di lusso
È servito non solo in casa e nei majlis, ma anche durante eventi ufficiali, riunioni di lavoro e persino in aeroporti e hotel di lusso

Anche se la tradizione del caffè arabo risale a secoli fa, oggi rimane un elemento centrale della cultura emiratina. È servito non solo in casa e nei majlis, ma anche durante eventi ufficiali, riunioni di lavoro e persino in aeroporti e hotel di lusso.


Dal 2015, il gahwa è stato riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, insieme alla falconeria e al majlis.


Negli ultimi anni, molte caffetterie negli Emirati stanno rivisitando questa tradizione, offrendo versioni moderne del gahwa con variazioni di gusto, mantenendo però vivo il valore simbolico della condivisione e dell'ospitalità.

Conclusione


Il gahwa non è solo una bevanda, ma un simbolo di accoglienza, rispetto e tradizione negli Emirati Arabi Uniti. Servirlo con i gesti e le modalità corrette è un segno di educazione e rafforza i legami sociali.


Questa usanza, nata nelle tende beduine del deserto, continua a essere praticata con orgoglio nelle case moderne e nei contesti ufficiali, rappresentando un ponte tra passato e presente.


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