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Immagine del redattoreRoberto Roggero

Egitto - Una forza militare che spaventa Israele

Chiara Cavalieri* - Israele teme la crescente forza dell’esercito egiziano: l’analisi di un ricercatore israeliano. Le notizie del canale israeliano Channel 14 hanno sollevato dubbi e preoccupazioni da parte di Israele riguardo alla crescente forza e al numero dell’esercito egiziano, una delle principali potenze militari in Africa. Secondo un rapporto redatto dall’esperta di affari strategici Naomi Rahalis, l’Egitto possiede un esercito che domina il continente africano per numero di effettivi e capacità operative, suscitando timori in Israele.

L’esercito egiziano in numeri

Rahalis ha sottolineato che l’Egitto guida le forze militari africane con un esercito di circa 1,3 milioni di soldati, di cui 438.500 in servizio attivo, 479.000 riservisti e 397.000 paramilitari. Questo rende l’esercito egiziano il più grande e influente del continente, superando altre potenze come Algeria, Marocco, Eritrea e Nigeria. Il ricercatore ha spiegato che, in un contesto di crescenti tensioni globali, la vicinanza geografica dell’Egitto a Israele alimenta preoccupazioni strategiche. Sebbene i due Paesi abbiano firmato un accordo di pace, persistono problemi come il contrabbando di armi attraverso il confine del Sinai e la scoperta di tunnel tra Gaza e il Sinai utilizzati per trasferire munizioni.

Cosa teme Israele?

Rahalis ha posto una domanda provocatoria: "Cosa sarebbe accaduto se l'attacco improvviso di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 fosse stato condotto da un esercito con la forza e il numero di quello egiziano?" Questo interrogativo riflette i timori legati alla possibilità che una potenza militare come l’Egitto possa, in futuro, rappresentare una minaccia, anche indirettamente.

Il contesto strategico

Nonostante la stabilità nei rapporti diplomatici tra Egitto e Israele, la posizione geografica e il peso militare dell’Egitto lo rendono un attore fondamentale negli equilibri di sicurezza della regione. L’esercito egiziano è visto come una forza in grado di influenzare non solo l’Africa, ma anche il Medio Oriente, in particolare in una fase di incertezza geopolitica.

Rahalis ha infine sottolineato che il monitoraggio della situazione al confine tra i due Paesi, così come il controllo sulle attività legate al contrabbando di armi, rimarrà una priorità per Israele nel prossimo futuro.

(*Presidente associazione italo-egiziana Eridanus)

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