Assadakah Cairo - Il presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, ha ricevuto oggi una delegazione bipartisan del Congresso degli Stati Uniti. Erano presenti, tra gli altri, i senatori Lindsay Graham, esponente di spicco del partito repubblicano, e Robert Menendez, presidente della commissione per le relazioni estere del Senato, numerosi funzionari e membri delle commissioni della Camera dei rappresentanti, oltre al ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry.
L'incontro ha confermato la forza del partenariato strategico decennale tra Egitto e Stati Uniti, nonché l'importanza che i due Paesi attribuiscono al rafforzamento delle loro relazioni a tutti i livelli, alla luce della turbolenta realtà regionale e internazionale e delle crescenti sfide, ha affermato il portavoce della presidenza della Repubblica, Ahmed Fahmy, in un comunicato stampa. Spazio anche alla crisi globale alimentare, energetica e finanziaria che sta avendo conseguenze su molti paesi del mondo, ha spiegato ancora il portavoce in una nota. Il comunicato della parte egiziana parla di un dialogo tra Al Sisi e i parlamentari statunitensi per rafforzare le relazioni bilaterali tra i due Paesi, soprattutto a livello economico e per aumentare gli investimenti delle aziende americane. Le parti hanno elogiato gli sforzi globali di sviluppo in corso in Egitto, soprattutto in termini di modernizzazione delle infrastrutture e creazione di nuove città, nonché nei settori del petrolio e del gas, dell'energia rinnovabile e verde e della bonifica dei terreni agricoli, ha aggiunto Fahmy.
Al Sisi ha posto anche il tema dei negoziati in corso tra Egitto, Etiopia e Sudan riguardo alla Grande Diga Etiope (Gerd). Il presidente egiziano ha ribadito la posizione del suo Paese per "raggiungere un accordo legale vincolante sul riempimento della diga che tenga conto degli interessi e delle preoccupazioni dei tre Paesi". Per quanto riguarda il fascicolo palestinese, la delegazione Usa "ha elogiato il ruolo centrale dell'Egitto, sia a livello storico che attuale, nel gettare le basi per la pace in Medio Oriente e nel rafforzarlo", ha detto ancora il portavoce presidenziale egiziano. Il capo dello Stato ha sottolineato la necessità di "portare avanti gli sforzi internazionali per raggiungere una soluzione giusta e globale, che garantisca i diritti del popolo palestinese e la creazione di un suo Stato indipendente in conformità con i riferimenti e le risoluzioni pertinenti della legittimità internazionale, nella più ampia prospettiva di una pace duratura, per la sicurezza, la coesistenza pacifica e la prosperità di tutti i popoli della regione".
Da parte sua, il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, è impegnato per soluzione politica e diplomatica alla drammatica crisi in Niger e per dare stabilità e unità in Libia attraverso un percorso elettorale inclusivo.
Il governo italiano è in prima fila per rafforzare la pace e la stabilità regionale, come afferma il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In questo quadro, il presidente egiziano ha incontrato l'amministratore delegato dell'Eni Claudio Descalzi. All'incontro hanno partecipato anche il ministro egiziano del Petrolio e delle Risorse Minerarie Tarek El-Molla e alti funzionari dell'Eni.
Il portavoce della presidenza egiziana, il Consigliere Ahmad Fahmy, ha affermato che durante l'incontro "il presidente ha apprezzato le eccezionali relazioni italo-egiziane nonché la partnership di lunga data con Eni. Il presidente ha inoltre apprezzato le molteplici attività che l'azienda ha implementato in Egitto secondo i più alti standard globali. Il presidente al-Sisi auspica di far avanzare ulteriormente la fruttuosa cooperazione tra Egitto ed Eni nei settori della ricerca, esplorazione, sviluppo e produzione, con l'obiettivo di sfruttare le risorse dell'Egitto nel settore energetico e valorizzare gli enormi successi ottenuti in questo riguardo negli ultimi anni".
L'amministratore delegato di Eni ha inoltre esaminato i prossimi piani di ricerca ed esplorazione della società, nonché le attività operative di sviluppo che consentiranno a Eni di mantenere elevati ritmi di produzione dai giacimenti. Ha inoltre evidenziato i progressi compiuti nei progetti di efficienza energetica e sostenibilità relativi alla transizione energetica, in linea con il Memorandum of Understanding firmato nel marzo 2023.
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