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Egitto - “Posizione compatta contro violazioni israeliane”

Chiara Cavalieri* - Il rappresentante dell'Egitto alle Nazioni Unite, Osama Abdel Khaleq, ha ribadito l'urgenza di interrompere immediatamente l'aggressione israeliana contro Striscia di Gaza e Libano, chiedendo una posizione internazionale coesa e decisa nei confronti di Israele. Abdel Khaleq ha preso parte ad una riunione tra alcuni ambasciatori arabi e il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, durante la quale l'inviato egiziano ha illustrato il peggioramento della situazione a Gaza in seguito agli attacchi israeliani contro i civili e la quasi totale sospensione degli aiuti umanitari, soprattutto nel nord di Gaza, a causa del blocco israeliano "volto a impedire l'ingresso degli aiuti e l'utilizzo della fame come arma". 

L'ambasciatore ha inoltre denunciato "l'estensione dell'aggressione israeliana ai territori libanesi e siriani, in palese violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea Generale dall'inizio della crisi". 

Abdel Khaleq ha richiesto l'implementazione delle risoluzioni dell'ONU relative al cessate il fuoco e all'accesso agli aiuti, il salvataggio di oltre 400.000 civili intrappolati nel nord della Striscia di Gaza sotto i costanti bombardamenti israeliani, e l'assunzione di una posizione internazionale univoca e risoluta contro le violazioni israeliane del diritto umanitario internazionale. 

Ha evidenziato "il netto rifiuto dell'Egitto verso i tentativi israeliani di ostacolare l'operato dell'UNRWA, e la necessità di obbligare Israele a rispettare tutte le sue responsabilità in quanto potenza occupante". 

Abdel Khaleq ha inoltre informato il Segretario Generale delle Nazioni Unite sugli "sforzi compiuti dall'Egitto nel processo di mediazione per un cessate il fuoco, i suoi contatti continui con i paesi influenti per stemperare la situazione esplosiva nella regione, i suoi tentativi di alleviare l'impatto del deterioramento umanitario nella Striscia di Gaza e in Libano, e i suoi costanti sforzi per unire le fazioni palestinesi e sostenere l'Autorità Palestinese". 

Ha infine ribadito l'impegno dell'Egitto a "tutelare i diritti dei palestinesi e a riprendere il processo di pace, fino a quando il popolo palestinese non otterrà i suoi diritti legittimi, inclusa la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

( * Presidente associazione italo-egiziana Eridanus)

 

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