Assadakah Cairo - Saqqara è uno dei luoghi più importanti per le scoperte archeologiche in Egitto. Non solo ospita il complesso di edifici più antico del mondo, ma ne sono stati ritrovati ancora molti altri.
Saqqara si trova a circa 30 km a sud della capitale egiziana Il Cairo. Secondo lo Smithsonian Magazine, Saqqara ospita una foresta di "piramidi che si ergono come denti di drago e sembrano pronte a crollare". Tra queste antiche piramidi, merita particolare attenzione la piramide a gradoni del re Djoser.
A Saqqara sono state fatte numerose scoperte e le conoscenze sull'antico Egitto vengono aggiornate quotidianamente. Ecco alcune delle nuove scoperte più interessanti.
Una delle più significative tra le nuove scoperte di Saqqara nel 2023 è stata la scoperta di un laboratorio di imbalsamazione, uno dei più grandi mai rinvenuti. Contemporaneamente sono state trovate anche due tombe contenenti vari sepolcri secondari. Secondo il Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità dell'Egitto, i laboratori si distinguevano non solo per essere i più grandi mai rinvenuti, ma anche per il fatto che uno era destinato agli esseri umani e l'altro agli animali.
"Oggi annunciamo la scoperta dei due più grandi laboratori di imbalsamazione per esseri umani e animali nella necropoli di Saqqara": così ne dava l'annuncio alla stampa Mostafa Waziri, secondo quanto riportato all'epoca dalla CNN.
Il laboratorio destinato agli esseri umani comprende diversi letti di pietra su cui venivano lavati i corpi mummificati; inoltre al suo interno sono stati rinvenuti diversi manufatti, come gli strumenti per l'imbalsamazione e i vasi canopi contenenti gli organi interni delle mummie.
Nell'altro laboratorio sono stati rinvenuti vasi di argilla e cinque letti di pietra diversi da quelli scoperti nel laboratorio esseri umani, cosa che ha portato gli archeologi a supporre che fosse destinato alla mummificazione degli animali sacri.
Gli archeologi ritengono che i laboratori risalgano a oltre 2.300 anni fa, alla 30ª dinastia egiziana (tra il 380 a.C. e il 30 a.C.). Durante questo periodo, l'Egitto era governato dai faraoni greco-macedoni della dinastia tolemaica.
Nel suo articolo sulla scoperta, Live Science osserva che alcuni animali come i gatti, i cani e persino gli uccelli erano associati alle divinità egizie e venivano spesso sacrificati e mummificati durante i rituali religiosi e le cerimonie di sepoltura.
Secondo la professoressa di egittologia Salima Ikram dell'Università americana del Cairo, si tratta di ritrovamenti sensazionali che "ci aiuteranno a comprendere meglio le diverse fasi del processo di mummificazione, i materiali e gli strumenti utilizzati".
Tuttavia, ancora più interessante della scoperta dei due laboratori è forse il rinvenimento di due antiche t o m b e, ognuna delle quali aveva una storia interessante da raccontare sulla persona che vi si trovava. Una tomba risale a oltre 4.400 anni fa e apparteneva a un uomo che aveva diversi titoli, tra cui quello di "capo degli scribi", secondo la traduzione di Live Science di una dichiarazione del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano.
Come riporta la CNN, si trattava di Ne Hesut Ba, sacerdote della dea egizia Maat e funzionario incaricato di supervisionare lo scavo di canali per l'irrigazione.
La seconda tomba risaliva a soli 3.400 anni fa ed era stata costruita per un sacerdote Qadish di nome Men Kheber Ra. Live Science osserva che non è chiaro se al momento della scoperta vi fossero stati trovati dei resti umani.
"Vi assicuro che l'Egitto, in particolare il sito archeologico di Saqqara, non ha ancora svelato tutti i suoi segreti e ce ne sono molti altri in arrivo", aveva dichiarato il ministro egiziano del Turismo e delle Antichità Ahmed Issa durante una conferenza stampa sul ritrovamento. E aveva ragione. Dal rinvenimento avvenuto nel maggio 2023, nella necropoli di Saqqara sono state fatte altre scoperte molto importanti, tra cui una sfarzosa t o m b a di 4.000 anni fa portata alla luce nel gennaio 2024. La tomba è stata scoperta da un gruppo di archeologi egiziani e giapponesi. Tra gli stupefacenti manufatti rinvenuti, vi sono alcune statue di terracotta raffiguranti la dea egizia Iside e una maschera per il volto dai colori vivaci, secondo quanto riportato da Arkeonews. Nozomu Kawai, a capo del team di archeologi giapponesi, ha affermato che la scoperta offre "informazioni inestimabili sulla storia di questa regione" e ha aggiunto: "Ci auguriamo di scoprire altri segreti del sito archeologico di Saqqara nelle prossime stagioni, arricchendo ulteriormente la nostra comprensione di quest'area storicamente significativa".
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