Chiara Cavalieri (Assadakah News) - In Egitto, il Natale è una festività di grande importanza per la comunità cristiana, in particolare per i copti, che rappresentano una delle più antiche chiese cristiane al mondo. La celebrazione del Natale in Egitto si distingue per le sue tradizioni uniche e per la profonda spiritualità che la caratterizza.
Data e Preparativi
I cristiani copti festeggiano il Natale il 7 gennaio, seguendo il calendario giuliano. Questo porta a una differenza di 13 giorni rispetto al calendario gregoriano, utilizzato dalla maggior parte del mondo. I preparativi per il Natale iniziano alcune settimane prima, con un periodo di digiuno che dura 43 giorni, noto come "Fasted Nativity" o "Natale dei Copti". Durante questo tempo, i fedeli si astengono da alcuni cibi, in particolare carne e latticini, per prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù.
La Vigilia di Natale
La Vigilia di Natale, che cade il 6 gennaio, è un momento particolarmente significativo. La giornata è caratterizzata da attività religiose, culminando in una messa notturna, che si tiene generalmente nelle chiese copte. La messa è un evento solenne e festoso, durante il quale i fedeli si riuniscono per pregare, cantare inni e ascoltare la lettura del Vangelo. La cerimonia è spesso accompagnata da una particolare atmosfera di gioia e attesa.
Tradizioni e Usanze
Dopo la messa, le famiglie copte si riuniscono per festeggiare con un pasto speciale. Tra i piatti tipici troviamo il "fatta", un piatto a base di riso, carne e pane, spesso servito con una salsa di aglio e aceto. Inoltre, è comune preparare dolci tradizionali, come i "kahk" (biscotti di Natale) e altri dessert a base di frutta secca e miele.
Un'altra tradizione importante è l'allestimento di decorazioni natalizie, che possono includere alberi di Natale, luci e ornamenti. Molte famiglie espongono anche icone religiose e immagini della Natività, creando un'atmosfera festosa che riflette il significato spirituale della celebrazione.
La Comunità e l'Unità
Nonostante le sfide storiche e sociali, il Natale in Egitto rappresenta un momento di unità per la comunità cristiana copta. Durante le festività, è comune vedere le persone scambiarsi auguri e doni, e molte famiglie aprono le loro porte agli amici e ai vicini, creando un senso di comunità e condivisione.
In alcune città, come Il Cairo e Alessandria, si tengono anche eventi pubblici e celebrazioni che coinvolgono sia i cristiani che i musulmani, sottolineando l'importanza del rispetto reciproco e della coesistenza pacifica tra le diverse fedi.
Celebrazione del Natale Copto
Durante la celebrazione della messa per il Natale copto, il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha pronunciato un discorso significativo, sottolineando l’importanza dell'unità e della coesione tra tutti gli egiziani. La cerimonia si è svolta nella nuova cattedrale della capitale amministrativa, un evento che ha attirato l'attenzione non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.
Al suo arrivo, al-Sisi ha accolto i presenti con calore: «Prego, prego, accomodatevi. Grazie mille», ha detto, riferendosi a un signore che mostrava una foto del Rais. Ha poi espresso la sua gratitudine e ha sottolineato che non voleva rubare tempo, poiché il Patriarca doveva celebrare la messa.
Il Presidente ha voluto inviare un messaggio di speranza e sicurezza a tutti gli egiziani, affermando: «Spero che sia un anno bello in sicurezza con tolleranza da parte del nostro Signore». Ha poi ribadito che l'Egitto ha intrapreso un cammino sotto la benedizione e la promessa divine, e che questo cammino deve essere percorsi insieme, senza distinzione di razza o religione.
«Questa strada è quella di una nuova Nazione» ha dichiarato al-Sisi, «una strada per tutti quanti, dove vivere insieme in pace e sicurezza». Ha messo in guardia contro chiunque tentasse di dividere il popolo egiziano, affermando con fermezza che «più andremo avanti e più miglioreremo». Le sue parole sono state accolte da un coro di gioia tra i presenti.
In un momento di grande emozione, il Presidente ha espresso il suo amore per il popolo egiziano, promettendo di servire la Nazione con dedizione. «Questa è la nostra Nazione, la Patria di tutti», ha aggiunto, sottolineando che la protezione viene da Dio e non va mai dimenticata. Ha esortato tutti a unirsi per costruire insieme una Nazione dei sogni, della sicurezza, dello studio e della pratica.
Al termine del suo discorso, al-Sisi ha augurato ogni bene all'Egitto e al mondo intero, esprimendo il desiderio di protezione divina per tutti. Si è rivolto anche al Patriarca Tawadros II, sottolineando il suo rispetto e affetto nei confronti del leader spirituale della comunità copta, e ha invitato i presenti a prendersi cura di lui.
Significativa è stata la storicità di questo evento: nel 2015, al-Sisi è stato il primo presidente nella storia dell'Egitto a partecipare attivamente alla celebrazione del Natale copto, un gesto che ha segnato un importante passo verso l'unità interreligiosa in un Paese caratterizzato da una ricca diversità culturale.
«Non possiamo che definirci egiziani» ha concluso il Presidente, richiamando l’attenzione sull'importanza di un’identità condivisa. Le sue parole hanno risuonato come un invito a costruire insieme un futuro migliore per l'Egitto, unendo le forze di tutte le sue componenti sociali e religiose.
Conclusione
Il Natale in Egitto è molto più di una semplice celebrazione; è un momento di riflessione spirituale, di comunità e di tradizione. Le usanze e le pratiche dei cristiani copti non solo preservano la loro identità culturale e religiosa, ma contribuiscono anche a costruire ponti di comprensione e rispetto tra le diverse comunità del paese. In un contesto storico complesso, il Natale rimane un simbolo di speranza e di gioia per tutti coloro che lo celebrano.
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