Chiara Cavalieri (Assadakah News) - Il Festival Arabo dei Cammelli e del Patrimonio, evento culturale e sportivo tenutosi a Sharm el-Sheikh il 15 e 16 gennaio 2024, è un simbolo della coesione araba, della valorizzazione del patrimonio condiviso e dello sviluppo economico locale. Attraverso le competizioni e le celebrazioni, il festival offre un'occasione unica per esplorare l'importanza culturale e simbolica dei cammelli, l’eredità dei beduini e la collaborazione tra i Paesi arabi.
Frangenti della gara che rammentano l'importanza secolare dei cammelli per i beduini
La partecipazione di sei Paesi arabi — Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Bahrain, Qatar e Kuwait — insieme a 17 governatorati egiziani, rappresenta un momento di unione che va oltre i confini nazionali. Questa convergenza rafforza i legami culturali e politici tra gli Stati partecipanti, sottolineando il valore del patrimonio condiviso.
Dal punto di vista pratico, il festival stimola il turismo culturale e sportivo, attraendo imprenditori, investitori e giornalisti, oltre che turisti internazionali. La collaborazione tra Paesi arabi dimostra che eventi di questo tipo possono fungere da piattaforma per promuovere il dialogo, favorire investimenti e creare opportunità di lavoro. Simbolicamente, celebrare insieme una tradizione antica come quella delle corse dei cammelli rafforza l'identità collettiva araba, ponendo l'accento sull'importanza delle radici comuni.
I cammelli, spesso chiamati “le navi del deserto”, sono un simbolo profondo nella cultura araba. Essi rappresentano la resistenza, la pazienza e l’adattabilità, valori essenziali per la sopravvivenza nei paesaggi desertici. Dal punto di vista pratico, i cammelli sono stati per secoli una risorsa vitale per i beduini: mezzi di trasporto, fonte di latte, carne e pelli. Oggi, i cammelli continuano a incarnare il legame tra tradizione e modernità, con le corse che si sono evolute in uno sport riconosciuto a livello internazionale, capace di attrarre un pubblico globale.
I beduini, abitanti tradizionali delle regioni desertiche, sono i veri custodi di questa tradizione. La loro cultura, tramandata oralmente, è ricca di poesia, musica e racconti che celebrano la vita nel deserto. La loro profonda conoscenza dell’ambiente arido ha permesso loro di prosperare in condizioni estreme, utilizzando ogni risorsa con saggezza.
Al festival, il villaggio del patrimonio beduino funge da ponte tra passato e presente, esibendo manufatti artigianali, costumi tradizionali e danze tipiche che raccontano una storia di resilienza e creatività. La valorizzazione di questa cultura è un omaggio alla loro eredità, ma anche un modo per garantirne la continuità in un mondo in rapido cambiamento.
L’organizzazione del festival, affidata al Governatore del Sinai del Sud, il dottor Khaled Mubarak, si è concentrata sulla creazione di un evento impeccabile che rappresentasse al meglio la regione e il Paese.
Il governatore, prima dell'evento, si è curato di verificare lo stato delle infrastrutture principali, tra cui la piattaforma principale, il villaggio del patrimonio beduino, le aree espositive e la tenda tradizionale. Ha sottolineato l'importanza di una preparazione meticolosa per garantire che il festival si svolgesse in modo da riflettere un'immagine prestigiosa della regione di fronte a delegazioni e ospiti di alto livello.
Ha inoltre richiesto che venissero considerati alcuni suggerimenti per migliorare ulteriormente i preparativi e ha evidenziato la necessità di garantire la sostenibilità attraverso l'allestimento di spazi permanenti per l'esposizione di prodotti artigianali e manufatti beduini. Tali iniziative, ha spiegato, avrebbero contribuito alla creazione di opportunità di lavoro dirette e indirette per la comunità locale.
Il festival si è svolto sotto l'alto patrocinio del Primo Ministro e ha visto la partecipazione del Ministro della Gioventù e dello Sport, insieme a numerosi altri ministri, governatori, ambasciatori e rappresentanti delle federazioni arabe di corse dei cammelli. Sono inoltre stati presenti imprenditori, investitori, giornalisti e leader delle comunità beduine.
Competizioni internazionali e celebrazione del patrimonio
Le gare si sono tenute nella pista internazionale per le corse dei cammelli di Sharm el-Sheikh e hanno visto la partecipazione dei paesi arabi summenzionati.
L’evento si inserisce nelle celebrazioni dell’“Eid al-Hijin” (Festa dei Cammelli), in ricordo dell’inaugurazione ufficiale del circuito internazionale delle corse di cammelli di Sharm el-Sheikh, avvenuta nel gennaio 2020 ad opera del Presidente Abdel Fattah al-Sisi, alla presenza del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed. Questo anniversario annuale mira a valorizzare il patrimonio culturale arabo e a promuovere uno sport tradizionale che gode di grande popolarità in diversi Paesi della regione.
Il governatore ha ricordato che la pista internazionale di Sharm el-Sheikh, costruita nel 2020 con un investimento di 125 milioni di sterline egiziane, è stata ulteriormente migliorata nel 2022 con una piattaforma da 27 milioni di sterline. Nel 2024 sono stati completati altri progetti, tra cui il villaggio del patrimonio beduino, rifugi per i cammelli, una moschea dedicata e un’unità veterinaria.
Grazie a queste infrastrutture, Sharm el-Sheikh si è affermata come punto di riferimento internazionale per una delle tradizioni sportive più antiche del mondo arabo. Il festival attira non solo gli appassionati di questo sport, ma anche turisti da ogni parte del mondo, contribuendo al rafforzamento del turismo culturale e sportivo.
Il governatore ha sottolineato il valore del festival nel rafforzare l'identità culturale e nel promuovere lo sviluppo economico locale. Oltre a preservare il patrimonio, l'evento genera importanti ricadute economiche grazie alla creazione di posti di lavoro e all'incremento delle attività turistiche.
Ha infine ribadito l’importanza di garantire un’immagine organizzativa all’altezza della reputazione internazionale dell’Egitto, consolidando il suo ruolo di destinazione leader per eventi sportivi e culturali di rilievo.
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