Franco Abdulkader Omeich - L’energia solare raccolta ai margini del deserto del Sahara sarà trasmessa all’Europa tramite un cavo elettrico sottomarino, lungo circa 1.380 km, in grado di condurre 300 MW di elettricità alla rete europea. Il progetto dovrebbe essere completato entro la fine del decennio, con il Gruppo Copelouzos che ha incontrato le autorità egiziane per pianificare i dettagli e dare avvio ai lavori, che coinvolgeranno anche la Grecia, dov’è previsto il passaggio del cavo.
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L’energia pulita in Europa attraverso la Grecia, permetterà di procedere a grandi passi verso l’abbandono dei combustibili fossili e del gas naturale soprattutto russo, e a prezzo economico rispetto ai costi attuali, come ha dichiarato Ioannis Karydas, amministratore delegato del Gruppo Copelouzos.
Il collegamento, battezzato GREGY Interconnection, andrà da Sidi Barrani nell’est dell’Egitto, alla regione greca dell’Attica, con un costo stimato di 3,5 miliardi di euro. L’elettricità sarà prodotta in impianti di energia solare in Egitto e in altri Paesi africani e servirà reti condivise in Bulgaria, Grecia e Italia. Un’iniziativa simile, soprannominata Xlinks Morocco-UK Power Project, invierà elettricità pulita dal Nord Africa al sud dell’Inghilterra con un cavo di 3.800 km.
Una volta completato, il progetto sarà in grado di fornire l’8% del fabbisogno elettrico della Gran Bretagna. Oltre alla produzione costante di pannelli solari e turbine eoliche, un impianto di batterie da 20 GWh/5 GW fornirà uno stoccaggio sufficiente per fornire giornalmente una fonte dedicata e quasi costante di energia pulita flessibile.
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