(Agenzia Nova) - Da mesi l'Egitto sta inviando segnali di distensione all'Italia. Bassam Radi, attuale portavoce della presidenza guidata da Al Sisi, e' stato designato nuovo ambasciatore a Roma e dovrebbe assumere l'incarico al termine della summit sul clima Cop27. Dopo il decesso dell'ambasciatore Alaa Rushdy lo scorso gennaio, la sede diplomatica e' infatti rimasta vacante. La scelta di una figura diplomatica di rilievo e molto vicina ad Al Sisi non appare casuale. Radi, 54 anni, parla inglese, italiano e francese. In precedenza ha lavorato presso l'ambasciata d'Egitto in Italia e negli Emirati Arabi Uniti ed e' stato console generale a Istanbul. Radi ha lavorato presso il ministero degli Affari esteri del Cairo come direttore del dipartimento antiterrorismo internazionale e direttore degli affari delle Nazioni Unite.
Inoltre, il diplomatico e' stato membro della Commissione nazionale per la predisposizione della nuova legge antiterrorismo nel 2015 e membro della Commissione suprema di sicurezza per la lotta al terrorismo. Da mesi l'Egitto sta inviando segnali di distensione all'Italia, nonostante gli scarsi passi in avanti sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. Bassam Radi, attuale portavoce della presidenza guidata da Al Sisi, e' stato designato nuovo ambasciatore a Roma e dovrebbe assumere l'incarico al termine della summit sul clima Cop27. Dopo il decesso dell'ambasciatore Alaa Rushdy lo scorso gennaio, la sede diplomatica e' infatti rimasta vacante. La scelta di una figura diplomatica di rilievo e molto vicina ad Al Sisi non appare casuale. Radi, 54 anni, parla inglese, italiano e francese. In precedenza ha lavorato presso l'ambasciata d'Egitto in Italia e negli Emirati Arabi Uniti ed e' stato console generale a Istanbul. Radi ha lavorato presso il ministero degli Affari esteri del Cairo come direttore del dipartimento antiterrorismo internazionale e direttore degli affari delle Nazioni Unite. Inoltre, il diplomatico e' stato membro della Commissione nazionale per la predisposizione della nuova legge antiterrorismo nel 2015 e membro della Commissione suprema di sicurezza per la lotta al terrorismo.
Dopo l'incontro a Sharm el Sheikh tra il capo dello Stato egiziano, Abdel Fattah al Sisi, e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i rapporti tra Italia ed Egitto potrebbero vedere un ulteriore passo in avanti con la visita a Roma del ministro degli Esteri del Cairo, Sameh Shoukry. Vale la pena ricordare che Shoukry era assente dai Med Dialogues dello scorso anno e la sua ultima partecipazione risale al 2019. La conferenza sui dialoghi mediterranei, promossa dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e dall'Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), si terra' il 2 e 3 dicembre a Roma.
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