Talal Khrais - La Repubblica Araba d’Egitto ha designato Bassam Rady, attuale portavoce della presidenza, nuovo ambasciatore in Italia. Dopo il decesso dell'ambasciatore Alaa Rushdy lo scorso gennaio, la sede diplomatica era rimasta vacante. La scelta di una figura diplomatica di certo rilievo non è stata casuale, come spiegato ad "Agenzia Nova". In particolare, secondo Giuseppe Dentice del Centro Studi Internazionali (Cesi), "il fatto che sia stato selezionato il portavoce della presidenza della Repubblica significa che l’Egitto ha una non indifferente considerazione dell’Italia, e la sede diplomatica è considerata di primo livello”. Rady, 54 anni, ha una lunga carriera diplomatica alle spalle, e fa parte della cerchia di persone molto vicine al presidente Abdul Fattah Al Sisi. “Sono segnali - prosegue Dentice - che suggeriscono un investimento da parte dell'Egitto, nella nomina di un ambasciatore importante per una sede importante, anche tenendo conto dei trascorsi", riferendosi alle tensioni diplomatiche scaturite dal caso Giulio Regeni, il ricercatore scomparso al Cairo nel gennaio 2016.
L'esperto di diplomazia culturale e relazioni internazionali Sherif el Sebaie spiega ad "Agenzia Nova" che la nomina di Bassam Rady come ambasciatore d'Egitto in Italia dimostra che "l'Egitto ci tiene ad avere rapporti ottimi al livello diplomatico con l'Italia". El Sebaie evidenzia, inoltre, che "il profilo nominato conferma l'attenzione del governo egiziano per questi rapporti", sottolineando che Rady ha già ricoperto l'incarico di primo segretario a Roma, "quindi ha un'esperienza nel panorama italiano".
Un altro aspetto su cui gli esperti si sono concentrati è quello dei rapporti commerciali. Al riguardo, Dentice spiega a "Nova" che "il commercio c'è continua a crescere", ma il "Paese si trova in difficoltà economica e sociale e ha un problema di liquidità ".
Rady assumerà la guida della rappresentanza diplomatica dell'Egitto a Roma, rimasta vacante dallo scorso gennaio, in seguito al decesso improvviso, a causa di un malore, del precedente ambasciatore Alaa Rushdy. Rady parla inglese, italiano e francese. In precedenza ha lavorato presso l'ambasciata d'Egitto in Italia e negli Emirati Arabi Uniti ed è stato console generale a Istanbul. Radi ha lavorato presso il ministero degli Affari Esteri del Cairo come direttore del dipartimento antiterrorismo internazionale e direttore degli affari delle Nazioni Unite. Inoltre, è stato membro della Commissione nazionale per la predisposizione della nuova legge antiterrorismo nel 2015 e membro della Commissione Suprema per la lotta al terrorismo.
Le relazioni tra Italia e Egitto sono storicamente sempre state significative, per motivi che non sono sostanzialmente cambiati sin dall’epoca di Gamal Abdel Nasser (Jamāl ‘Abd al-Nāṣir). Dal punto di vista economico e commerciale, negli ultimi anni l’Italia è diventata il secondo partner commerciale e politico dell’Egitto in Europa, e il quarto al mondo dopo Stati Uniti, Cina e Germania. La collaborazione commerciale tra i due paesi ha riguardato una vasta gamma di settori, ma quello energetico è stato di gran lunga il più importante. Nel marzo 2015 il più importante gruppo industriale italiano degli idrocarburi, l’ENI, aveva firmato un accordo per un investimento di cinque miliardi di dollari destinato a sviluppare risorse minerali egiziane e a fronteggiare le carenze energetiche dell’Egitto.
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