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Egitto - Capo di stato maggiore a Rafah

Chiara Cavalieri* - Il capo di stato maggiore delle forze armate egiziane, tenente generale Ahmed Khalifa, ha visitato i confini dell'Egitto con Gaza e ha ispezionato le forze al confine e al valico di Rafah. Il maggiore generale Mohamed Abdel Wahed, esperto di sicurezza nazionale, afferma che la visita porta molti messaggi, sia all'interno del Paese egiziano, sia ai paesi della regione e a Israele in particolare.

Abdel Wahed ha aggiunto che il primo e più importante messaggio è diretto all'opinione pubblica egiziana, circa il fatto che esercito e i leader dello stato sono pronti a proteggere i confini e la sicurezza nazionale. La visita è anche un messaggio ai paesi della regione, sul fatto che l'esercito egiziano è pronto ad ogni evenienza per proteggere la propria sicurezza nazionale e che l'Egitto non permetterà che i limiti della sua sovranità vengano oltrepassati.

Il terzo messaggio è specificamente rivolto a Israele e alla sua leadership, poiché il Primo Ministro Netanyahu fa molte dichiarazioni provocatorie nei confronti della parte egiziana, sia confermando la permanenza delle sue forze nell'asse Filadelfia, ignorando tutti gli accordi e le leggi internazionali, sia accusando l'Egitto di aiutare Hamas e favorire l'esistenza di tunnel attraverso i quali gli esponenti di Hamas raggiungono la Striscia di Gaza.

L'esperto egiziano di sicurezza nazionale ha osservato che la visita avviene in un momento molto delicato, non solo a causa del confine con Gaza, ma anche per la forte tensione che incombe sulle relazioni egiziano-etiopi, a causa del quinto riempimento della diga Renaissance da parte dell'Etiopia e le dichiarazioni provocatorie del primo ministro etiope.

La mossa del Capo di Stato Maggiore dimostra l'interesse della leadership politica egiziana, nel proteggere i confini dello Stato da ogni pericolo. Inoltre la visita ha una dimensione interna alle forze armate stesse, con il Capo di Stato Maggiore che ispeziona le sue forze al confine comune, per sollevare il morale e rassicurarli che la leadership politica è al loro fianco se si verificasse qualsiasi tipo di tensione.

L'Egitto aderisce rigorosamente al ritiro di Israele dall'asse di Filadelfia e dal valico di Rafah e alla sua consegna alla parte palestinese. Una fonte ufficiale egiziana ha risposto alle dichiarazioni di Netanyahu sul valico di Filadelfia e alla sua affermazione che esso " è un'ancora di salvezza per Hamas a causa del contrabbando di armi. "

In un comunicato il governo ha affermato che il primo ministro israeliano sta promuovendo bugie per coprire il suo fallimento a Gaza. La sua promozione del contrabbando di armi dall’Egitto è un’altra menzogna per giustificare il fallimento del suo governo nel controllare il contrabbando di armi da Israele alla Striscia di Gaza. È noto sia al Qatar sia agli Stati Uniti che all' Egitto, che l'ufficio politico di Hamas venne aperto a Doha nel 2012 dopo una richiesta di Washington per stabilire linee dirette di comunicazione con Hamas.

Sono tre le amministrazioni americane   due democratiche e una repubblicana (Obama-Biden-Trump), ad aver sostenuto il ruolo del Qatar come mediatore con forze estremiste e islamiste. L' aiuto alla Striscia di Gaza era distribuito in pieno coordinamento con Israele.

Dietro la decisione di Israele di incoraggiare il Qatar a convogliare aiuti verso Hamas, c'era stato un calcolo preciso di Netanyahu: consolidare il controllo di Hamas a Gaza e la dicotomia con autorità palestinese che governa la Cisgiordania, avrebbe reso impossibile la creazione di uno Stato palestinese. Questo spiega anche alcune " distrazioni" dell'esercito israeliano e dell'intelligence.

Il governo israeliano ha perso completamente la sua credibilità interna ed esterna e continua ancora a promuovere le sue menzogne ​​verso l'Egitto per coprire il suo fallimento.

(*Presidente associazione italo-egiziana Eridanus)

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