top of page
rroggero5

Egitto – Ad Abu Simbel si rinnova il Miracolo del Sole

Assadakah Cairo – Come ogni anno, da millenni ogni 22 febbraio e 22 ottobre, anche quest’anno è avvenuto il cosiddetto Miracolo del Sole, con una puntualità e una precisione che non può non stupire.

All’alba di questi due giorni, ad Abu Simbel, i raggi del sole si insinuano attraverso la porta scavata fra le quattro grandi statue di Ramses II, e raggiungono la sacralità di una piccola stanza interna illuminando il volto del faraone per poco meno di mezz’ora, che per il resto dell’anno è circondato dalla totale oscurità. Con il volto del faraone, anche le statue di Amon e Ra-Harakti vengono parzialmente illuminate per circa cinque minuti. Un avvenimento che conserva una simbologia molto profonda, ovvero il significato teologico dell’illuminazione e dell’unione del sovrano con il dio Sole, in una sorta di funzione rigeneratrice.

Di fatto, a parte simbologia e significato magico, il fenomeno non ha nulla di miracoloso, infatti deriva da un preciso calcolo in base al quale è stato orientato il tempio, in corrispondenza dell’alba del 22 febbraio e 22 ottobre, giorni in cui nell’antico Egitto si celebrava l’inizio del raccolto e la fine della piena del Nilo. Altre fonti affermano che le due date volevano celebrare invece il compleanno e l’incoronazione di RamsesII. E’ noto infatti che gli Egizi erano esperti astronomi e osservatori dei fenomeni celesti, e calcolavano con sorprendente precisione i cicli degli astri più importanti, a quali assegnavano natura divina, allestendo sontuose funzioni rituali. Precisione che oggi, nonostante la tecnologia, è estremamente difficile riprodurre.

Comments


bottom of page