Assadakah News
Nel panorama di tensioni e guerre , l'Osservatorio per la lotta all’estremismo di Al-Azhar ha risposto alle affermazioni diffuse da un canale israeliano riguardo all'ostilità crescente dell'Egitto verso Israele. Queste dichiarazioni hanno colpito in particolare il ruolo e le posizioni del sceicco di Al-Azhar, l'Imam Ahmed Al-Tayeb.
Il canale israeliano I24 news, ha citato l'ex ambasciatrice israeliana in Egitto, Amira Oron, che ha descritto l'ostilità di Al-Azhar come "senza precedenti" e l’ha definita essere mossa da una "crudeltà e difficoltà" che si intrecciano con l'antisemitismo.
Queste affermazioni hanno suscitato una risposta fermissima da parte dell'Osservatorio di Al-Azhar, il quale ha ribattuto che le parole dell'ambasciatrice non fanno altro che rivelare il "vero volto sanguinario" di Israele, specialmente alla luce delle aggressioni in corso contro la Striscia di Gaza e il Libano, nel corso delle quali sono state registrate oltre 150.000 vittime tra martiri, feriti e dispersi.
L’Osservatorio ha sottolineato che le accuse rivolte da Israele nei confronti di Al-Azhar e del suo sceicco si intensificano proprio nel momento in cui la comunità internazionale condanna sempre più i crimini di guerra e contro l’umanità perpetrati da funzionari israeliani, inclusi leader di spicco come Netanyahu. Questo consenso globale evidenza una crescente disapprovazione delle azioni israeliane, sia in ambito diplomatico che all’interno dei paesi alleati.
In un accorato appello, l'Osservatorio ha affermato che lo sceicco Al-Tayeb rappresenta la voce della verità e della giustizia richiesta da tutte le religioni, e i crimini quotidiani contro i palestinesi e i libanesi, tra cui bombardamenti su ospedali e uccisioni di civili innocenti, non possono essere giustificati. Gli inviti di Al-Azhar a fermare i massacri a Gaza e in Libano sono visti come un sostegno a coloro che da tempo chiedono giustizia per le vittime di violenza e oppressione.
Inoltre, l'Osservatorio ha messo in evidenza che la retorica dell'antisemitismo non può essere una giustificazione per le atrocità commesse contro i popoli palestinese e libanese. Le affermazioni di Amira Oron sono state considerate come tentativi goffi di distrarre l’opinione pubblica dai crimini che continuano ad essere perpetrati contro innocenti.
Concludendo la propria dichiarazione, l’Osservatorio ha riconfermato il sostegno di Al-Azhar al diritto intrinseco dei palestinesi, rivendicando un impegno per la verità e la giustizia in un contesto globale in cui le guerre non si limitano più ai conflitti armati, ma si estendono anche a guerre economiche e tecnologiche che mettono in pericolo la stabilità sociale.
L'università di Al Azhar, la più grande istituzione religiosa dell'islam sunnita con sede al Cairo, in Egitto, ha sempre affermato che non vi è nessuna discriminazione tra le religioni ed è vietato uccidere i prigionieri. Lo ha detto il grande imam di Al Azhar, Ahmed al Tayeb, durante una cerimonia che celebra l'anniversario della nascita del profeta Maometto.
Seppur non citando apertamente un fatto specifico, appare evidente che il riferimento sia all'uccisione di alcuni ostaggi israeliani da parte del movimento islamista palestinese Hamas nella Striscia di Gaza, che li ha rapiti il 7 ottobre 2023.
“Differenziare i messaggi divini - di ebraismo, cristianesimo e islam - spetta a Dio. Non è permesso a coloro che credono in questi messaggi giudicare che un messaggio sia migliore di un altro o un profeta sia migliore di un altro”, ha detto Al Tayeb.
Lo sceicco di Al Azhar ha denunciato “l'orrendo quadro della guerra moderna nel XXI secolo, che è degenerata in genocidi, massacri barbari e crimini abominevoli commessi contro popoli oppressi la cui causa è stata abbandonata dal nostro mondo forte e civilizzato”.
Al-Azhar University | جامعة الأزهر
Chiara Cavalieri
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