
Roberto Roggero* - La comunità internazionale continua ad affrontare la questione palestinese con due pesi e due misure, eppure l’evidenza è di fronte a tutti, e non ci voleva certo il rapporto ufficiale della Commissione ONU per mostrare al mondo ciò che sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania. Eppure, anche adesso, con un documento internazionale che parla di genocidio, l’informazione e la diplomazia occidentale si immergono nell’oceano dell’ipocrisia, fingendo di non vedere, non sapere, e soprattutto non capire. Di cosa ci si dovrebbe sorprendere a questo punto?
Dovrebbe sorprendere se l’Italia, che in materia si ipocrisia politica ha da insegnare al mondo come ospitare una rappresentanza diplomatica ufficiale, e nel contempo non riconoscere lo Stato che rappresenta?
Non deve sorprendere se il “diritto alla difesa” proclamato gran voce da Israele, si tramuta in massacri indiscriminati di civili, anziani, donne e bambini.
Di fronte a un documento che accusa lo Stato ebraico di aver distrutto deliberatamente ospedali, strutture sanitarie e centri neonatali, Israele risponde con “accuse infondate e antisemite”. Insomma, la manipolazione che vuole fare apparire il carnefice come vittima.
Non importa che la Commissione d’Inchiesta Internazionale abbia raccolto prove concrete, testimonianze, dati certificati, perché tutto ciò viene sistematicamente negato.
Gli esperti ONU non sono attivisti o guerriglieri, ma funzionari, giuristi, analisti con un linguaggio istituzionale assolutamente neutro, eppure hanno dovuto scrivere che quanto sta avvenendo a Gaza rientra nella definizione stessa di genocidio prevista dalla Convenzione di Ginevra. Da notare che se lo afferma l’ONU, che di solito ci mette anni a prendere una posizione, significa che la situazione ha raggiunto livelli di repressione e brutalità inaccettabili.
La Corte Internazionale di Giustizia ha già chiesto a Israele di interrompere qualsiasi atto genocidario. Risultato? Israele continua a rifiutare qualsiasi indagine e a non riconoscere lo Statuto di Roma, intanto Gaza è trasformata in un paesaggio lunare.
(*Direttore responsabile Assadakah News)
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