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Dossier Economia - Investire in Algeria

Assadakah News Agency - La terza parte del viaggio nell’economia e negli investimenti del mondo arabo si svolge in Algeria, porta d’ingresso verso l’Africa e Paese più esteso nel continente con un ampio potenziale per l’Italia già in essere, ma con ulteriori prospettive per accrescere relazioni economiche e investimenti. Grazie a eccellenti relazioni bilaterali, soprattutto in campo energetico, l’imprenditoria italiana ha un importante spazio nel mercato algerino, con importanti caratteristiche fra cui vicinanza geografica, basso costo dell’energia, disponibilità di manodopera giovane e istruita.

Idrocarburi

L’abbondante dotazione di gas e petrolio consente al Paese di offrire costi bassi per energia elettrica e prodotti petroliferi. Inoltre, gli indicatori demografici sono molto interessanti, considerando che la popolazione supera già i 47 milioni di abitanti, con un tasso di crescita annuo di quasi il 2% e il 54% della popolazione ha meno di 30 anni. Un mercato giovane e in crescita, proiettato con le sue infrastrutture anche al mercato africano, che offre sicuramente grandi opportunità per gli investitori.

L’economia dell’Algeria è tuttora fortemente dipendente dagli idrocarburi, che rappresentano circa il 93% delle esportazioni, il 60% delle entrate fiscali e il 30% del PIL. In questo settore l’Italia è tradizionalmente presente, come pure nell’ambito dei lavori pubblici. Tuttavia, accanto al tradizionale settore degli idrocarburi si trova una serie di altre opportunità d’investimento, come l’energia da fonti rinnovabili, farmaceutica, efficienza energetica, meccanica, agroindustria, turismo e start-up. L’Algeria ha avviato, infatti, un processo di diversificazione dell’economia che proseguirà nei prossimi anni e, quindi, offre vantaggi indubbi. Oltre ai settori “non-idrocarburi”, si segnala l’adozione del nuovo codice degli investimenti che punta ad agevolare gli investimenti esteri. Per quanto concerne il settore farmaceutico, il mercato algerino è uno dei principali della regione del Nord Africa e Medio Oriente (MENA) grazie alla vigorosa crescita sostenuta da quasi 15 anni, e il Paese dispone già di una notevole infrastruttura industriale.

Italia e Algeria

Italia e Algeria intrattengono eccellenti relazioni in tutti i campi. La cooperazione in campo energetico è divenuta prioritaria per l’Italia. Grazie alle intese firmate quest’anno, e al conseguente incremento dei flussi attraverso il gasdotto Transmed, Algeri è il primo fornitore di gas dell’Italia. Certamente, oltre ai settori dell’Oil&Gas e quello delle infrastrutture, nei quali l’Italia è da tempo presente in Algeria con grandi imprese, vi è lo spazio e la volontà di diversificare la cooperazione fino a comprendere, con il coinvolgimento di piccole e medie imprese, altri settori come ad esempio quello agroindustriale, della pesca e dell’acquacultura, farmaceutico, e delle energie rinnovabili, campi nei quali operatori economici italiani e algerini si sono confrontati in occasione del business forum che si è tenuto a margine del 4° Vertice Intergovernativo del luglio 2022. L’Accordo recentemente concluso da Stellantis per la produzione di veicoli Fiat in uno stabilimento nei pressi Orano ha poi aperto importanti opportunità anche nel settore dell’automobile.

Economia diversificata

L'obiettivo di diversificare l’economia algerina, anche attraverso processi di industrializzazione, ha favorito lo sviluppo delle importazioni di beni strumentali. I beni strumentali costituiscono la prima voce delle esportazioni italiane in Algeria. 

Lo sviluppo di fonti rinnovabili e l'incremento dell'efficienza energetica saranno due necessità sempre più impellenti per fare fronte alla crescente domanda interna di energia e mantenere al tempo stesso un livello elevato di esportazioni (il gas costituisce oggi il 93% dell'export algerino). L'Algeria ha un potenziale immenso per fonti energetiche rinnovabili (soprattutto solare, ma anche eolico).

Il Paese ha pianificato investimenti pubblici di assoluto rilievo nel settore delle infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie, trasporti pubblici cittadini) e per l'edilizia residenziale. Forte è l'interesse per lo sviluppo di partenariati con imprese straniere che possano apportare un contributo positivo in termini di nuove tecnologie e know-how. Nel settore edile, il mercato algerino offre importanti sbocchi per i prodotti italiani sia per quanto riguarda i macchinari che i materiali.

Turismo

Negli ultimi anni si è registrata una progressiva apertura al settore nell’ottica di diversificare un’economia tradizionalmente concentrata sullo sviluppo dell’industria energetica. Tuttavia, a oggi il turismo contribuisce solamente al 3,6% del PIL, ma il governo algerino si è posto l’obiettivo di aumentare il suo peso nell’economia al 10% entro il 2030. A tal fine, le Autorità governative stanno mettendo in pratica un’importante politica di rilancio del settore incentrata sullo sviluppo delle ZET (zone di espansione turistica); queste si concentrano lungo i circa 1500 km di coste, ma anche nel "Grande Sud" sahariano e nelle zone vicine ai siti archeologici romani e sono pianificate per attrarre investimenti privati e svilupparvi strutture ricettive.

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