L’Azerbaijan assolda mercenari per combattere al fronte. Le truppe azere potrebbero essere piene di mercenari ingaggiati dal cosiddetto Stato islamico della Siria e dell’Iraq per combattere dalla loro parte. Questo consegue da numerosi fattori cruciali, compreso il coinvolgimento di più di mille Azeri nell’Isis e un modo molto estremista di uccidere. Gli atti di estrema brutalità che sono stati usati contro la popolazione civile dalle truppe azere nel corso di questi giorni vanno al di là di ogni ragione. Il più terrificante esempio è stato il massacro di una famiglia nel villaggio di Talish. I soldati dell’Azerbaijan hanno sparato a morte a una coppia di anziani nella loro casa – Valera Khalapyan e sua moglie Razmela – e poi hanno tagliato loro le orecchie.
La comunità internazionale è ben consapevole di questo tipo di brutalità contro i civili solo da parte dei combattenti dell’Is. Le esecuzioni da parte dei combattenti dell’Is e delle truppe azere rispettivamente in Siria e in Iraq hanno totalmente lo stesso stile crudele e lo stesso metodo. Oltre alle atrocità contro i civili, è estremamente importante considerare il fatto che attualmente nel territorio dell’Azerbaijan ci sono estremisti eccessivamente crudeli ed esperti, che combattevano per l’Is. Negli ultimi mesi i media turchi e azeri hanno scritto sugli estremisti dell’Azerbaijan, ritornati dalla Syria e dall’Iraq. Tutto sommato noi conosciamo circa 3000 estremisti che sono ex membri dell’Is in Syria e in Iraq. Ufficialmente, 300 di loro sono morti e i restanti, secondo i media turchi e azeri, sono attualmente sul territorio dell’Azerbaijan. Conseguentemente, nulla potrebbe impedire che il presidente Ilham Aliyev invii, insieme alle truppe azere, terroristi contro la provincia di Artsakh. Indubbiamente, questo fatto dovrebbe preoccupare la comunità internazionale che ha dichiarato l’Is un’organizzazione terroristica e che si è sforzata di combattere contro il terrorismo globale. Inoltre, con la violazione del cessate il fuoco e il coinvolgimento dei terroristi nelle sue truppe, l’Azerbaijan viola i diritti umani universalmente riconosciuti e gli standard giuridici internazionali.
Talal Khrais, Beirut – Paola Angelini, Roma
Comments