Assadakah News - A El Fasher, in Sudan, non c'è più un luogo sicuro e anche i pazienti e il personale medico sono vittime dei combattimenti incessanti. È quanto dichiara Medici Senza Frontiere (MSF) che chiede la protezione dei civili, del personale e delle strutture sanitarie.
Mentre continuano gli scontri tra le Forze Armate Audanesi (SAF) e le Forze di Supporto Rapido (RSF), si riferisce in una nota dell'organizzazione, le tre principali strutture mediche della città di El Fasher sono state danneggiate e solo due rimangono ancora in funzione.
Vediamo un bagno di sangue davanti ai nostri occhi a El Fasher. L'intensità dei combattimenti non lascia tregua ai civili, gli ospedali sono sempre più coinvolti nei combattimenti ed è sempre più difficile curare i feriti" ha detto Claire Nicolet, responsabile delle attività di Msf per il Sudan. "Le strutture sanitarie dovrebbero essere protette e le parti in conflitto devono rispettarle in quanto luogo dove le persone malate e ferite possano ricevere cure mediche".
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