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Dal Bahrain il messaggio del papa per la pace


Assadakah Roma News - "Avviare seri negoziati di pace in Ucraina", questo l'appello di Papa Francesco nel suo discorso alla chiusura del 'Bahrain Forum for Dialogue East and West for Human Coexistence' ad Al-Fida' Square presso il Sakhir Royal Palace. Al suo arrivo, il Papa è stato accolto dal Re del Bahrein, Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad AlTayyeb. Insieme si sono recati nel giardino per la cerimonia dell'Albero della Pace.

Papa Bergoglio ha continuato esortando "iniziative concrete perché il cammino delle grandi religioni sia sempre più fattivo e costante, sia coscienza di pace per il mondo". "Se diversi potenti trattano tra di loro per interessi, denaro e strategie di potere" ha aggiunto il Pontefice, il primo a compiere un viaggio apostolico nel regno insulare, "dimostriamo che un'altra via d'incontro è possibile. La forza, le armi e il denaro non coloreranno mai di pace il futuro". Perché "L'uomo religioso, l'uomo di pace, si oppone anche alla corsa al riarmo, agli affari della guerra, al mercato della morte. Non asseconda 'alleanze contro qualcuno', ma vie d'incontro con tutti: senza cedere a relativismi o sincretismi di sorta, persegue una sola strada, quella della fraternità, del dialogo, della pace". Il papa ha quindi esortato a "allargare il cuore al fratello" attraverso "nel percorso di conoscenza reciproca" w ha avvertito: “Mentre la maggior parte della popolazione mondiale si trova unita dalle stesse difficoltà, afflitta da gravi crisi alimentari, ecologiche e pandemiche, nonché da un'ingiustizia planetaria sempre più scandalosa, pochi potenti si concentrano in una lotta risoluta per interessi di parte, riesumando linguaggi obsoleti, ridisegnando zone d'influenza e blocchi contrapposti. Sembra così di assistere a uno scenario drammaticamente infantile". Infine l'auspicio: "Desideriamo che le liti tra Oriente e Occidente si ricompongano per il bene di tutti, senza distrarre l'attenzione da un altro divario in costante e drammatica crescita, quello tra Nord e Sud del mondo", nella convinzione che "l'emergere dei conflitti fa perdere di vista le tragedie latenti dell'umanità" come "le disuguaglianze", "la vergognosa piaga della fame" e "la sventura dei cambiamenti climatici, segno della mancanza di cura verso la casa comune".

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