top of page
rroggero5

Cultura - In libreria “Il tumulto” di Selim Nassib

Assadakah News - Un canto d’amore per una città mitica, Beirut, un miscuglio di tragico e picaresco che contrassegna uno degli ultimi grandi conflitti del XX secolo. Una realtà, esplosiva e affascinante, che resta ancora oggi di bruciante attualità.

«Per conoscere il Libano si può iniziare leggendo, e scegliendo come guida una voce, a volte dolce, eppure appassionata, che fa nascere un mondo di sapori e immagini, come un'erba che ricresce rigogliosa sulle rovine della guerra… Sélim Nassib è questa voce e Il tumulto si rivela un grande libro di scoperta e di memoria.

Tra un padre che gioca a poker e una madre timida, Yussef vive a Beirut in un mondo impregnato di sensualità e mistero. Le melodie dell’ebraico che impara a scuola si mischiano alle sonorità arabe della strada. La crisi di Suez è un’eco lontana, al centro dei pensieri di Yussef c’è il risveglio del sesso, il tumulto di paura e desiderio che sente crescere in sé. Dieci anni dopo, nel maggio ’68, si impegna in politica per conoscere ragazze, ma la Storia lo prende sul serio, Yussef si ritrova in prigione e scopre che una vera e propria guerra civile sta covando nelle viscere del paese. Quando l’esercito israeliano invade il Libano per scacciarne i combattenti palestinesi Yussef lascia Parigi, dove è diventato giornalista, per tornare a Beirut e raccontare dall’interno l’assedio della sua città. Tra le strade devastate e le case sventrate dalla guerra si riannodano i fili del suo destino.

Giornalista e scrittore tradotto in molte lingue, Sélim Nassib è nato e cresciuto a Beirut in una famiglia ebraica di origine siriana. È stato inviato speciale del quotidiano francese Libération durante la guerra del Libano. Oltre a Ti ho amata per la tua voce, sulla grande cantante egiziana Umm Kalthum, le Edizioni E/O hanno pubblicato anche il romanzo L`amante palestinese e i racconti Una sera qualsiasi a Beirut. Nel 2024, sempre per le Edizioni E/O, è uscito La ribelle di Gaza scritto insieme ad Asmaa Alghoul.

Commenti


bottom of page